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L'omicidio di Antonio Bellocco

Chi era Antonio Bellocco, l’erede di una famiglia di ‘ndrangheta ucciso da un ultrà dell’Inter a Cernusco

Antonio Bellocco, 36 anni, è la vittima della sparatoria a Cernusco sul Naviglio: è stato riconosciuto come erede di una delle più potenti famiglie di ‘ndrangheta. Per omicidio è stato arrestato Andrea Beretta.
A cura di Giorgia Venturini
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A sinistra Antonio Bellocco. Dietro con la maglia bianca Andrea Beretta
A sinistra Antonio Bellocco. Dietro con la maglia bianca Andrea Beretta
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È Antonio Bellocco, 36 anni, la vittima della sparatoria a Cernusco sul Naviglio, alle porte di Milano, avvenuta nella mattina di oggi mercoledì 4 settembre. Non sarebbe un nome sconosciuto alle forze dell'ordine: è stato già condannato per fatti di mafia dal momento che è stato riconosciuto come erede di una delle più potenti famiglie di ‘ndrangheta originaria di Rosarno ma che da tempo ha radicato i suoi affari anche al Nord, in Lombardia in particolare. Bellocco però non era neanche sconosciuto alla curva dell'Inter: faceva parte degli ultrà. Così come Andrea Beretta, ora arrestato con l'accusa di omicidio volontario. E il movente dell'omicidio è da ricercare proprio negli affari tra tifoseria e criminalità organizzata.

Stando alla ricostruzione di quanto accaduto, Bellocco si trovava fuori dalla palestra Testudo a Cernusco sul Naviglio verso le 10.50 quando sarebbe scoppiata una lite con Andrea Beretta, 49 anni, nonché tra i leader indiscussi della curva Nord dell’Inter. Non solo: sarebbe stato il fedelissimo dello storico capo ultrà Vittorio Boiocchi ucciso nell’ottobre 2022. Sarebbe stato Bellocco a colpire con un colpo di pistola alla gamba il 49enne che avrebbe reagito uccidendo a coltellate il rivale. Beretta ora è stato arrestato per omicidio.

Antonio Bellocco

Si tratta del secondo omicidio che vede coinvolta la tifoserie dell'Inter e la criminalità organizzata. Vittorio Boiocchi era stato ucciso il 29 ottobre 2022 davanti a casa sua. Antonio Bellocco, detto Totò, era arrivato a Milano circa un anno fa e aveva preso le redini del giro di affari della sua famiglia. Suo padre era Giulio Bellocco, per anni al 41bis: aveva 72 anni e stava scontando una pena a tredici anni e sei mesi di reclusione. Quando è morto era arrivato quasi alla fine della pena.

All'interno della curva da tempo si erano create più fazioni, ovvero formate da diversi gruppi della curva. Nel tempo sono state generate rivalità interne. Che forse avevano portato anche all'omicidio di Boiocchi che resta ancora senza colpevoli. Prima del 2022 – quindi prima dell'omicidio di Boiocchi – tutte le fazioni erano separate, dopo l'omicidio e dopo le contestazioni della società la curva dell'Inter è riunita sotto un unico emblema "Curva Nord Milano 69".

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