video suggerito
video suggerito

Chi era Anna Bellisario, la 20enne morta dopo aver mangiato il tiramisù al ristorante

Si chiamava Anna Bellisario la studentessa di 20 anni morta dopo aver mangiato un tiramisù in un ristorante vegano di Milano: aveva una gravissima allergia alle proteine del latte. Il dolce si è scoperto non essere vegano al cento per cento.
A cura di Giorgia Venturini
1.273 CONDIVISIONI
Immagine

Ha chiesto informazioni sul tiramisù e si è assicurata che fosse vegano, che non ci fossero tracce di latte all'interno del dolce. Perché con la sua forte allergia alle proteine del latte Anna Bellisario ci conviveva da quando era nata e sapeva perfettamente la sua gravità. Non è bastato, la studentessa di 20 anni è morta dopo aver mangiato solo due cucchiate di quel dolce ordinato durante una cena con un amico in un ristorante vegano di Milano.

Prima quindi di assaggiare il dessert si è informata e si è fidata di quel laboratorio di pasticceria che forniva di dolci il ristorante. Il tiramisù – come riporta Il Corriere della Sera – però era contaminato: al suo interno anche una piccolissima quantità di latte. Tanto è bastato per far perdere i sensi alla 20enne al secondo cucchiaio: la ragazza è morta in ospedale pochi giorni dopo.

I pranzi in solitaria e i suoi studi di design

"Mia figlia aveva una fortissima allergia al latte e una molto meno grave alle uova", ha spiegato nei verbali la madre della ventenne. La famiglia della giovane è seguita dall'avvocato Alberto De Sanctis. In tanti ora la piangono. Le amiche raccontano di una ragazza semplice e riservata. Stava attenta a ogni cosa che mangiava: i pranzi e le cene in compagnia erano molto rari.

In famiglia nessuno più mangiava latticini per evitare una contaminazione anche solo tra posate. Sognava di diventare una design Anna Bellisario: studiava Design della comunicazione all’Istituto europeo di design.

Morta dopo alcuni giorni di coma

Anna Bellisario si è sentita male durante una cena con un amico il 26 gennaio. Al secondo cucchiaino di Tiramisù, nonostante tutte le accortezze del caso, si è sentita male: è corsa in bagno con la speranza di vomitare, poi ha perso i sensi per lo choc anafilattico. La 20enne pochi è morta all'ospedale San Raffaele la notte tra il 5 e il 6 febbraio dopo giorni di coma.

Ora si attendono i risultati dell'autopsia: la giovane aveva anche un'allergia meno grave alle uova. Da capire quindi anche se quella sera avesse ingerito involontariamente qualche alimento contenente delle uova. Solo dopo l'autopsia sarà possibile procedere con i funerali. Intanto le indagini della Procura hanno portato ad avere i primi quattro nomi degli indagati per omicidio colposo.

1.273 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views