Chi era Amélie Resch, la ragazza di 22 anni morta mentre andava a lavoro sul lago di Garda
C'era una grande passione per l'arrampicata nella vita di Amélie Resch, la 22enne di Bressanone che ha perso la vita in un incidente stradale a San Felice del Benaco, comune sulla sponda Bresciana del lago di Garda. Troppo gravi le ferite riportate nell'impatto tra lo scooter su cui viaggiava e un'auto, la ragazza è morta dopo due giorni di ricovero in ospedale. L'amico che guidava il motociclo è indagato per omicidio stradale.
Amélie Resch era appassionata di arrampicata
Amélie Resch era originaria di Bressanone, in provincia di Bolzano. Figlia di un albergatore altoatesino, si trovava nel Bresciano per un lavoro stagionale in un albergo sul lago di Garda. Al momento dell'incidente si stava recando sul posto di lavoro. Oltre all'attività di famiglia, nella sua vita c'era la passione per l'arrampicata, praticata ad alti livelli.
La società di Bolzano per cui era tesserata, l'Alpenverein Südtirol Sportklettern, ha voluto ricordarla con un post sulla propria pagina Facebook: "Siamo scioccati e rattristati da questa notizia devastante – si legge nel messaggio -. Hai combattuto e vinto tante volte nella vita, sempre con gioia e un sorriso radioso. Questa volta non è stato così. Pensiamo a te Amélie, alla tua famiglia e ai tuoi amici scalatori che sono diventati amici per la vita".
Lo scooter avrebbe invaso la corsia opposta
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l'incidente è avvenuto intorno alle 18.30 di sabato 16 settembre. La 22enne stava viaggiando a bordo di uno scooter guidato da un collega 32enne di origine kosovara. Giunti all'incrocio tra via Martiri della Patria e via del Pozzo i due si sono scontrati frontalmente con un suv condotto da un medico tedesco che si è subito fermato a prestare i primi soccorsi. La ragazza è stata sbalzata dalla sella dello scooter ed è finita a terra compiendo un volo di alcuni metri.
Le sue condizioni sono apparse fin da subito molto gravi. Trasportata in elisoccorso agli Spedali Civili di Brescia, è morta il 18 settembre dopo due giorni di agonia. Il 32enne alla guida dello scooter è stato ricoverato alla Poliambulanza di Brescia anche lui in gravi condizioni. La Polizia Stradale di Salò lo ha iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio stradale. Sembra che a causare l'incidente sia stato proprio lo scooter a invadere la corsia opposta di marcia andando a schiantarsi contro il suv.