Chi era Alessandro Fiorito, morto dopo essersi lanciato con la tuta alare: la vela potrebbe non essersi aperta
Nella giornata di ieri, mercoledì 21 febbraio, un uomo è precipitato dopo che si era lanciato con una tuta alare. È successo sul lago di Lecco. La vittima si chiamava Alessandro Fiorito e aveva 62 anni. Era residente a Gallarate, un comune che si trova in provincia di Varese. Sui suoi profili social risulta che ha lavorato per alcune compagnie che hanno operato a Malpensa. Ultimamente però era dipendente di un'azienda che ha sede nelle sue zone. Era un amante dello sport e gita in barca oltre che del volo.
Alessandro Fiorito non sarebbe riuscito ad aprire la vela
L'incidente è avvenuto ieri mattina precisamente intorno alle 11.35. L'uomo si è lanciato dalla parete di roccia del Forcellino, che è tra Abbadia Lariana e Lecco. È una località molto frequentata da chi pratica questa attività. Per arrivarci, bisogna utilizzare l'automobile e poi effettuare una passeggiata di una ventina di minuti. Una persona lo ha visto cadere in avvitamento: non sarebbe riuscito ad aprire la vela. Avrebbe fatto un volo tra i duecento e i trecento metri. Sono stati chiamati subito i soccorsi dal testimone che ha assistito alla scena.
L'uomo è morto sul colpo
I medici e i paramedici del 118, inviati dalla centrale operativa dell'Agenzia regionale emergenza urgenza della Lombardia (Areu), non hanno potuto far altro che costarne il decesso. Il corpo era stato recuperato dagli operatori del soccorso alpino. Sembrerebbe essere confermata la mancata apertura della vela. Bisognerà però capire come mai non si sia aperta. Se sia una responsabilità di Fiorito o un malfunzionamento.