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Chi era Adriano Colombo, il sub morto durante un’immersione nel “cimitero delle auto” del lago di Como

Adriano Colombo è morto nel pomeriggio del 5 aprile dopo un’immersione nei pressi di Moregallo (Lecco). Il sub 63enne avrebbe avuto un malore o un problema tecnico che gli ha impedito di effettuare una corretta risalita.
A cura di Enrico Spaccini
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Adriano Colombo
Adriano Colombo

Si chiamava Adriano Colombo il sub deceduto nel pomeriggio di ieri, sabato 5 aprile, in seguito a un'immersione nel lago di Como. Sommozzatore esperto, il 63enne avrebbe avuto un malore o un problema tecnico mentre si trovava nei pressi di Moregallo (in provincia di Lecco), cosa che non gli avrebbe permesso di risalire in superficie con i giusti tempi di decompressione. Soccorso da un collega e dal personale sanitario, Colombo è deceduto poco dopo l'arrivo all'ospedale Manzoni di Lecco.

Adriano Colombo era un istruttore esperto di immersioni

Colombo viveva ad Albiate (in provincia di Monza e Brianza). Era un istruttore esperto e anche vicepresidente della Just Diver Academy Diving School: la scuola di formazione subacquea che ha sede a Bollate (Milano). Nella mattinata del 5 aprile aveva organizzato insieme a un collega suo coetaneo la discesa nel fondale di Moregallo, una zona particolarmente apprezzata da sommozzatori esperi e principianti poiché caratterizzata dalla presenza di carcasse di auto e rottami da esplorare.

Per motivi che sono ancora da accertare, intorno alle 13 Colombo ha azionato il pallone di segnalazione ed è risalito senza effettuare le soste di decompressione. Gli accertamenti sono ancora in corso da parte dei carabinieri di Lecco e dalla guardia costiera di Menaggio, ma è probabile che il 63enne abbia avuto un malore o abbia riscontrato un problema tecnico durante l'immersione che lo avrebbe costretto a risalire in fretta.

L'intervento dei soccorsi e il decesso di Colombo

A trascinarlo a riva, sulla spiaggia di Rapa Nui, sarebbe stato il compagno di immersione, il quale non avrebbe avuto problemi particolari. Colombo, però, era già in arresto cardiaco. Sul posto sono arrivati due elicotteri, uno decollato da Bresso e l'altro da Villa Guardia, insieme all'automedica, all'ambulanza del soccorso bellanese e a un mezzo dei volontari del soccorso di Calolziocorte.

I sanitari hanno rianimato Colombo e lo hanno trasportato con la massima urgenza all'ospedale Manzoni di Lecco. Là i medici hanno potuto solo dichiarare il decesso del 63enne.

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