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Chi è Oronzo Pede, l’ex imprenditore accusato dell’omicidio del titolare di un bar a colpi di pistola

Oronzo Pede era titolare di un’impresa edile fallita nel 2018. Secondo gli investigatori, potrebbe aver chiesto del denaro a Ruiming Wang che, però, non era riuscito a riconsegnare. È stato rintracciato all’ospedale di Lecce dove è ricoverato per una ferita alla testa, forse un tentativo di suicidio.
A cura di Enrico Spaccini
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Era il titolare di un'impresa edile con sede in via Bessarione, in zona Corvetto, che però è fallita nel 2018. L'ipotesi formulata dagli investigatori è che l'ormai ex imprenditore Oronzo Pede avesse chiesto del denaro a Ruiming Wang, proprietario del Bar Milano nella vicina piazza Angilberto, che non riusciva a restituire. Per questo motivo, la mattina del 19 dicembre 2022 gli avrebbe sparato cinque volte uccidendolo. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata notificata a Pede questa mattina, giovedì 9 marzo, dalla polizia all'ospedale di Lecce, dove il 73enne si era trasferito dopo essere stato dimesso dall'Humanitas. L'ex imprenditore, infatti, si è ferito alla testa forse in un tentativo di suicidio il giorno dopo la morte di Wang.

Il piano dell'aggressione a Wang

Pede risulta residente in un Comune dell'hinterland milanese. Stando a quanto ricostruito, la mattina del 19 dicembre aveva parcheggiato la sua Fiat Punto grigia poco lontano da piazza Angilberto. Dopo aver controllato più volte quante persone ci fossero nel bar, entrò nel locale con il volto quasi del tutto coperto da mascherina, sciarpa e cappuccio.

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Parlò con Wang, che tutti in zona chiamavano "Paolo", e dopo avergli chiesto un caffè tirò fuori una pistola dalla borsa. Esplose un primo colpo, ferendo il 35enne che provò a ripararsi dietro il bancone. Pede si avvicinò e sparò altre volte prima di andarsene. Al momento dell'aggressione, nel bar c'era solo un cliente che in quel momento si trovava in bagno.

Le immagini delle telecamere e l'ipotesi dei debiti

La scena è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza installate all'intero del locale. Con quelle immagini è stato possibile riconoscere alcune movenze dell'assassino e confermare il fatto che conosceva la vittima. Per rintracciare la Punto, invece, è stato necessario un lavoro particolarmente dettagliato per risalire al modello e all'anno di fabbricazione, visto che le telecamere esterne non erano riuscite a fornire la targa in modo preciso.

Il sopralluogo al Bar Milano ha permesso, poi, di individuare come possibile arma del delitto una pistola Tanfoglio, cosa che ha indirizzato le ricerche sui suoi possessori legali. Il cerchio dei sospettati si è ristretto fino a concentrarsi unicamente in Pede. L'inchiesta ora si sta concentrando su possibili investimenti sbagliati fatti dall'ex impresario, cosa che avrebbe potuto portarlo a chiedere del denaro che non riusciva a restituire. In particolare a Wang, che avrebbe infine deciso di uccidere.

Il 73enne si trova al momento ricoverato a Lecce dove dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico alla testa. Il giorno seguente all'omicidio, infatti, si è ferito alla testa con un colpo di pistola. Non è ancora chiaro se si sia trattato di un tentativo di suicidio o di un colpo partito per sbaglio. Pede, comunque, ha riportato solo una frattura alla calotta cranica.

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