Chi è Mattia Lucarelli, il calciatore figlio di Cristiano accusato di violenza sessuale di gruppo
Un cognome pesante, quello del padre Cristiano che fu il bomber simbolo del glorioso Livorno in Serie A. E un'accusa ancora più pesante: quella di violenza sessuale sessuale di gruppo, consumata la notte del 26 marzo in un appartamento di Milano. Al centro Mattia Lucarelli, terzino sinistro del Livorno, classe 1999.
Chi è Mattia Lucarelli, figlio di Cristiano e calciatore
Prima del team labronico, il Livorno attualmente in serie D, un passato calcistico tra la C e la D militando nel Pro Livorno, nel Gavorrano, nella Lucchese e al Viareggio. E ancora, al di fuori della sua Toscana, nella squadra milanese Pro Sesto e in Sicilia alla Sancataldese. Proprio quest'anno, dopo tanto girovagare, il ritorno a casa nel Livorno, la squadra di casa e di papà Cristiano.
Sì, perché Mattia segue pedissequamente le orme del celebre padre, vero e proprio eroe cittadino e capocannoniere del campionato di Serie A tra il 2004 e il 2005, oggi allenatore della Ternana in B. Stesso mestiere e stessa militanza calcistica, stesso tatuaggio sul bicipite (il simbolo del Comune di Livorno) e persino stessa esultanza in campo dopo un gol: il pugno stretto, alzato al cielo in direzione della curva amaranto.
"Mi sono detto: "Io segno, deve essere un momento che resta nella storia". Il mio sogno era di segnare direttamente sotto la curva Nord", raccontò Mattia dopo il primo gol con la maglia del Livorno. "Il mio babbo Cristiano? L'ho incrociato un attimo, faceva un po' il distaccato: secondo me aveva paura di commuoversi davanti a tutti. Mi ha detto che poi parleremo a casa: sicuramente, conoscendolo, saranno più critiche che elogi. So perché lo fa, e mi va bene così”.
La difesa del padre Cristiano Lucarelli
L'esatto contrario di quello che è accaduto in questi giorni, davanti all'accusa di violenza sessuale di gruppo che ha travolto Mattia Lucarelli e il compagno di squadra Federico Apolloni, ambedue attualmente agli arresti domiciliari. In questa occasione infatti il padre Cristiano ha difeso a spada tratta il suo primogenito attraverso un video, pubblicato su Instagram.
"Mio figlio è innocente, gli ho sempre trasmesso dei grandi valori. Ci metto la faccia come sempre", ha detto durante la ripresa l'ex bomber, prendendo apertamente le parti del figlio e riferendosi ad alcuni video ora al vaglio degli inquirenti. "Inviterei con i commenti a stare calmi, non c'è ancora una sentenza di primo grado e siamo in indagini preliminari. Purtroppo si è buttato sul campo del processo mediatico ed era quello che ci spaventava, perché si tratta di un argomento sensibile. Ma così si rischiano giudizi affrettati".