Chi è Marina Brambilla, la prima rettrice della Statale di Milano: eletta nel giorno del centenario dell’Università
Marina Brambilla è la nuova rettrice dell'Università Statale di Milano. Professoressa di linguistica tedesca, è la prima donna a ricoprire questo ruolo e rimarrà in carica dal primo ottobre di quest'anno al 30 settembre del 2030. La sua elezione è avvenuta nell'anno del centenario dell'Ateneo con una vittoria schiacciante: 1652 preferenze contro le 645 date all'altro candidato, il docente di economia Luca Solari.
Chi è Marina Brambilla
"Ci sono voluti 100 anni ma ce l'abbiamo fatta". Marina Brambilla è la prima rettrice donna dell'Università Statale di Milano. Grazie alla sua nomina, ora, saranno tre gli atenei pubblici milanesi a guida femminile: oltre a lei, ci sono Giovanna Iannantuoni dell'Università Bicocca e Donatella Sciuto del Politecnico.
Marina Brambilla è docente di linguistica tedesca alla Statale di Milano dal 2004 dopo una laurea alla Iulm e un dottorato a Pavia. Dal 2018 è Protettrice per i servizi per la didattica e agli studenti e presiede il Centro linguistico di Ateneo Slam. Ha creato, insieme ad altri docenti, l'Osservatorio per il diritto allo studio del quale è anche presidente. Non solo, è referente della rete Pnrr Orientamento. Prima di diventare rettrice della Statale è stata prorettrice sotto la guida di Elio Franzini.
Le elezioni e il futuro dell'Ateneo
La sua vittoria era preannunciata. Dopo il ritiro di Gianluigi Gatta, docente di diritto penale, Brambilla doveva confrontarsi solo con Luca Solari, docente di organizzazione aziendale e direttore della scuola di giornalismo Walter Tobagi. Nei vari turni di ballottaggio, però, Brambilla era sempre stata in vantaggio rispetto al suo avversario.
Del suo futuro, la neo-rettrice ha detto: "Saranno sei anni complessi, caratterizzati da transizione ambientale e digitale, con importanti impegni verso il territorio, il Paese e Campus Mind", ha riferito dopo la sua nomina, come riporta il Corriere.it. Ha aggiunto: "Gli atenei devono restare luoghi di confronto e di libertà, passione e discussione". Vedremo se riuscirà a mantenere le promesse.