video suggerito
video suggerito

Chi è l’uomo che ha fatto la proposta di matrimonio ad Alessia Pifferi, condannata per la morte di stenti della figlia

L’uomo che lo scorso agosto ha fatto proposta di matrimonio ad Alessia Pifferi sarebbe uno stalker, stando a quanto riferito a Fanpage.it da Alessia Pontenani, avvocata della donna. Su di lui sarebbe stata aperta un’indagine a Roma.
A cura di Alice De Luca
101 CONDIVISIONI
Alessia Pifferi con la sua legale Alessia Pontenani
Alessia Pifferi con la sua legale Alessia Pontenani

La Procura di Roma starebbe indagando sull'identità dell'uomo che lo scorso agosto ha inviato una lettera con una proposta di matrimonio ad Alessia Pifferi, la 38enne di Ponte Lambro (Milano), ora in carcere per la morte di stenti della figlia Diana. Stando a quanto riferito a Fanpage.it da Alessia Pontenani, l'avvocata della donna, il mittente sarebbe "Uno stalker di Roma che sta stalkerizzando anche un'altra persona. Al momento c'è un'indagine in corso perché non conosciamo la sua identità: si è spacciato per una persona che non c'entra niente".

L'uomo infatti, avrebbe firmato con il nome di qualcun altro la lettera inviata a Pifferi, nella quale si legge: "Mia cara Alessia, ti scrivo per dirti che hai fatto bene a lasciar morire la tua piccola Diana in quel modo e quando ho saputo ho avuto una goduria estrema e mi sono innamorato di te. E adesso ti volevo fare la proposta di matrimonio. Alessia: mi vuoi sposare? Io ti amo Alessia, sono innamorato di te".

La donna, detenuta nel carcere di Vigevano, ha ricevuto la lettera lo scorso 29 agosto, nel giorno del suo compleanno, e ha deciso di rispondere all'ignoto pretendente, accettando il suo invito: "La mia risposta alla tua proposta di matrimonio è… siii. Promettimi che molto molto presto mi tirerai fuori dal carcere e mi porti via di qui, da questo inferno e schifo, per iniziare la nostra vita e il nostro futuro insieme".

Una risposta, quella di Alessia Pifferi, che secondo la sua legale dimostrerebbe un bisogno di attenzioni costante da parte della donna. Tra pochi giorni, il 29 gennaio, nella corte di assise di Milano comincerà il processo di appello per la 38enne, dopo il ricorso alla sentenza che in primo grado ha condannato Pifferi all'ergastolo per omicidio volontario aggravato. La difesa punta ora a dimostrare un eventuale vizio di mente o l'incapacità di intendere e di volere e per questo ha richiesto che venga effettuata su di lei una nuova perizia psichiatrica.

101 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views