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Chi è Letizia Moratti: da SanPa a Berlusconi, la carriera dell’unica donna sindaco di Milano

Letizia Moratti, la “lady di ferro” del centrodestra milanese, torna in prima linea con la nomina a vicepresidente della Lombardia e assessore al Welfare. Moglie del petroliere Gian Marco Moratti, scomparso nel 2018, con cui si è a lungo occupata della comunità di San Patrignano. Ex ministro dell’Istruzione, prima donna presidente della Rai e sindaco di Milano per cinque anni, tra successi come l’assegnazione di Expo e grane giudiziarie per le “consulenze d’oro”. Porta in dote un’esperienza pluridecennale da manager e in politica, ma soprattutto una rete fittissima di contatti. Spetta a lei il compito di risollevare la disastrosa gestione lombarda del Covid.
A cura di Simone Gorla
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Inizia una nuova avventura politica, facendosi carico di un compito proibitivo come quello di gestire la risposta alla pandemia in Lombardia dopo i disastri dell'ultimo anno. Letizia Moratti, a 71 anni e per la prima volta senza avere accanto il marito Gian Marco, scomparso nel 2018.

La nuova vicepresidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare, è stata scelta – per volontà di Silvio Berlusconi – per ricostruire una risposta al Covid dopo le polemiche per la gestione di Giulio Gallera. In dote porta un'esperienza pluridecennale da manager e in politica e una rete fittissima di contatti su cui Attilio Fontana potrà fare affidamento per provare a rompere l'accerchiamento che denuncia dall'inizio della pandemia, con quell'accusa di "sentimento anti-lombardo" più volte rilanciata contro gli organi di informazione. Più difficile colpire la "lady di ferro" del centrodestra milanese, rispetto a Gallera, diventato ormai bersaglio troppo facile per le critiche.

Letizia Brichetto Arnaboldi nasce a Milano da famiglia aristocratica con forti legami imprenditoriali. Il padre era un eroe partigiano, medaglia di bronzo e d'argento al valor militare. Si laurea in Scienze politiche a Milano nel 1972 e in quegli stessi anni conosce il futuro marito, Gian Marco Moratti, erede della dinastia di petrolieri, da cui avrà due figli. Dopo una carriera manageriale di alto livello, nel 1994 durante il governo Berlusconi I, Letizia Moratti diventa la prima presidente donna della Rai. Incarico che manterrà fino al 1996. In seguito torna per un periodo nel settore privato, a come presidente e amministratore delegato di News Corp Europe, società di Rupert Murdoch e proprietaria di Stream TV.

Dal 2001 iniziano gli anni dell'impegno politico. Dal 2001 e per cinque anni è ministro dell'Istruzione e autrice di una contestata riforma della scuola, che sarà poi cancellata negli anni successi. Nel 2006 è candidata a Milano per il Popolo delle Libertà. Battendo Bruno Ferrante con il 52 per cento dei consensi diventa la prima donna sindaco di Milano. In questo periodo il suo maggiore successo è aver ottenuto l'assegnazione di Expo. Ma non mancano nemmeno polemiche e indagini su presunte irregolarità che si concluderanno nel 2017 con la richiesta di un maxi risarcimento dalla Corte dei Conti per il caso delle "consulenze d'oro". L'esperienza da sindaco si chiude in modo amaro, con la sconfitta nel 2011 contro Giuliano Pisapia, che apre il decennio di governo di centrosinistra del capoluogo lombardo.

Dopo aver dichiarato di voler rimanere a capo dell'opposizione, si dimette dal PdL e dal consiglio comunale lasciando la politica. Negli ultimi dieci anni Letizia Moratti è tornata a fare la manager, come presidente di Ubi Banca, e soprattutto si è occupata di San Patrignano. La comunità di recupero per tossico dipendenti cui i coniugi Moratti sono stati legatissimi per tutta la vita, tornata al centro del dibattito per la recente docu-serie di Netflix che è ricostruito luci e ombre di "SanPa".

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