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Stefania Rota morta a Mapello

Chi è Ivan Perico, il cugino di Stefania Rota accusato di averla uccisa

Ivan Perico è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso la cugina di secondo grado Stefania Rota. Ma chi è l’indagato e che rapporti aveva con la vittima?
A cura di Giorgia Venturini
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Resta ancora sconosciuto il movente dell'omicidio di Stefania Rota, la donna di 62 anni trovata morta lo scorso 21 aprile dopo circa due mesi dal decesso. Potrà raccontare la sua versione dei fatti Ivan Perico, il cugino di secondo grado della vittima arrestato nella giornata di ieri sabato 13 maggio con l'accusa di omicidio. Ma chi è il cugino e che rapporti aveva con la vittima?

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Il legame tra i due cugini

Dalle prime informazioni, l'uomo abitava nella casa accanto alla donna. Entrambi quindi vivevano a Mapello, paese in provincia di Bergamo. I due – da quello che hanno potuto notare i carabinieri dai tabulati telefonici – si sentivano tutti i giorni, fino al giorno del decesso della donna. Tutti e due avevano la passione per la montagna e così spesso si facevano compagnia per qualche gita.

I sospetti dei militari sono caduti sul cugino di 61 anni perché a differenza delle amiche della donna non si preoccupa di non sentire e vedere la donna e così non chiama i carabinieri. Anzi l'uomo rassicura chi continua a fare domande su Stefania Rota raccontando loro che la donna si trovava in Liguria dove stava assistendo un uomo anziano, ed è proprio questo il lavoro della vittima. Le bugie che ha raccontato non sono altro che uno degli indizi che hanno portato all'arresto dell'uomo.

L'uomo avrebbe spostato l'auto della cugina dopo il decesso

Secondo gli investigatori Perico fa di più: sposta l'auto della vittima le settimane successive l'omicidio come a voler dimostrare ai vicini che Stefania fosse ancora viva. E far cadere così i dubbi. Ma la 62enne da giorni era sempre sul pavimento di casa sua, morta e con delle ferite riportate alla testa. L'autopsia però non ha ancora chiaro nel dettaglio le cause del decesso.

L'uomo le settimane dopo il decesso ha cercato di rassicurare tutti. Non si era neanche risparmiato interviste e apparizioni in tv. Gli indizi nei suoi confronti però secondo gli inquirenti sono stati tanti da far scattare l'arresto.

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