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Chi è il medico di base arrestato per aver spacciato la droga del combattente

Un giro illecito di farmaci oppiacei che avrebbe provocato un danno di ben 2,5 milioni di euro al Sistema sanitario nazionale. A capo ci sarebbe stato il dottor Diego Mauro Biagio Fuccilo, medico di base di 62 anni con studio a Milano.
A cura di Francesca Del Boca
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Un giro illecito di farmaci oppiacei che avrebbe provocato un danno di ben 2,5 milioni di euro al Sistema sanitario nazionale. A capo, secondo il gip Angela Colella, ci sarebbe stato il dottor Diego Mauro Biagio Fuccilo, medico di base di 62 anni con studio in corso XXII Marzo a Milano.

L'uomo, ritenuto "l’elemento cardine e imprescindibile del sodalizio criminale", avrebbe rilasciato a nome di pazienti inconsapevoli delle ricette per alcuni farmaci oppiacei (come la cosiddetta "droga del combattente", il Tramadolo) da immettere nel mercato illegale degli stupefacenti.

L’indagine è scattata il 7 giugno 2019, grazie alla segnalazione di una farmacia comunale di Monza. Ed è arrivata dritta dritta al dottore del centro di Milano che, stando agli atti, era "il maggiore prescrittore di farmaci stupefacenti della Lombardia". Che peraltro era già stato accusato poco fa per il medesimo reato, nel dicembre 2021.

L'azione dei complici in farmacia

Arrestati, insieme a lui, altri 12 uomini di nazionalità egiziana: questi ultimi passavano poi in farmacia a ritirare Ossicodone (oppiode con effetti due volte più potenti della morfina) e Tramadolo prescritti dal dottor Fuccillo. Arrivando, nel giro di quattro anni, a circa 28mila confezioni.

Adesso dovranno rispondere di numerose accuse a loro carico tra cui spaccio, prescrizioni abusive, associazione a delinquere e truffa ai danni dello Stato.

Le ricette a nome di pazienti ignari

Del tutto ignari i pazienti a cui il dottor Fuccillo prescriveva le finte ricette, poi raccolte dai complici egiziani. Venivano infatti rilasciate a nome di pazienti terminali inconsapevoli, realmente affetti da malattie che prevedono l'utilizzo di farmaci come l'ossicodone e il tramadolo per la terapia del dolore.

La prescrizione, in questo modo, permetteva di ottenere le confezioni senza dover sostenere alcun costo in farmacia, e al medico di ottenere un compenso fino a 600 euro.

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