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Chi è Guido Bardelli, da avvocato dei costruttori ad assessore alla Casa di Milano: piace alla Lega, non al Pd

Guido Bardelli, classe 1959, è un profilo tecnico e non politico nella giunta Sala. Già presidente della Compagnia delle Opere di Comunione e Liberazione, ha fondato uno studio legale che annovera tra i clienti alcuni tra i maggiori costruttori in città. E la scelta del sindaco spacca la maggioranza di Palazzo Marino.
A cura di Francesca Del Boca
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Finite le elezioni europee, arriva a cascata anche il rimpasto di giunta a Milano. E con l'addio dell‘assessore alla Casa e storico volto del Partito Democratico cittadino Pierfrancesco Maran, pronto a prendere il suo posto (salvo colpi di scena) al Parlamento di Strasburgo, metterà presto piede a Palazzo Marino un sostituto che ha lasciato tanti a bocca aperta: si tratta di Guido Bardelli, avvocato cassazionista esperto di urbanistica, edilizia e appalti pubblici, classe 1959.

Chi è Guido Bardelli, nuovo assessore alla Casa di Milano

Un profilo tecnico e non politico che, però, già fa discutere segretari di partito e militanti. La causa? La storia professionale di Bardelli, già presidente della Compagnia delle Opere, l’associazione d’imprese legata a Comunione e Liberazione, a Milano e in Italia. Nonché fondatore e socio di Ammlex, Studio Amministrativisti Associati, che tra i suoi clienti annovera alcuni dei maggiori costruttori attivi in città tra cui Coima Sgr (Porta Nuova e scalo di Porta romana), Hines (Bosco Verticale, Torre Velasca), Redo Sgr (riqualificazione dell’ex Macello in viale Molise e dello scalo ferroviario di Milano Greco Breda).

Con lui, dal 2018, c'è anche il braccio destro Ada Lucia De Cesaris, ex vicesindaca di Milano e assessora all’Urbanistica nella giunta Pisapia (poi avvicinatasi al Terzo Polo e di conseguenza alla rivale dello stesso Pisapia, Letizia Moratti), e soprattutto legale incaricata di rappresentare Inter e Milan nell'annosa questione dello stadio di San Siro.

I malumori nel Partito Democratico per la nomina

Una nomina insomma, quella del sindaco Beppe Sala per la sua giunta bis, che ha causato non pochi mal di pancia nella maggioranza di governo, visto l'intreccio tra possibili conflitti d'interessi e commistioni tra politico e privato. Ma non solo. Il tema, nonostante il profilo tecnico, è anche politico. "Si rimane stupiti che una figura certamente non riferibile alla sinistra e ai suoi valori di riferimento vada a ricoprire un simile ruolo fondamentale nell'amministrazione cittadina", hanno infatti dichiarato i consiglieri dem Alessandro Giungi, Simonetta D'Amico, Monica Romano, Natascia Tosoni.

E ancora. "Prendiamo atto della scelta di nominare Guido Bardelli come assessore alla Casa, ma avremmo fatto scelte diverse”, è la nota fredda della segreteria metropolitana del partito. Mentre va giù diretto Carlo Monguzzi, Europa Verde: "Questa giunta guarda sempre più a destra", ha detto. "Ci troviamo un assessore ciellino che difende gli immobiliaristi e gli interessi di Milan e Inter. Io rabbrividisco: sveglia sinistra milanese, impediamo questa assurda deriva".

Beppe Sala: "Il Pd rispetti la mia scelta, nessun conflitto di interessi"

Pronta la replica del primo cittadino ai colleghi di compagine. "Guido Bardelli è oggettivamente competente, la sua scelta è indiscutibile. La casa è il problema numero uno, avevo bisogno di un profilo alto. Chiedo rispetto al Partito Democratico", le sue parole, chiarissime. "E chiedo rispetto per le mie scelte. Conflitto di interessi? Non ci sarà: l'assessore cederà le quote dello studio in suo possesso. Con la cessione termina ogni possibile polemica".

Il sindaco è poi entrato nel merito: Bardelli sarà chiamato a gestire "la mancanza di abitazione a prezzo basso per la popolazione che sta un po’ più in su rispetto a chi cerca residenze in case popolari. Un ruolo che fa molto il privato, ma dobbiamo valutare velocemente quello che possiamo fare anche noi come pubblico. Possiamo immaginare qualche forma di partnership con privati? Possiamo immaginare di fare noi case? Ho provato e sto provando una via per dare una spinta forte".

Il plauso della Lega: "Schiaffo di Sala al Pd milanese"

E così, stranamente, ad accogliere l'assessore in pectore a braccia aperte è invece l'opposizione. "Finalmente Milano ha un assessore", è il caloroso benvenuto a Guido Bardelli di Deborah Giovanati, consigliera leghista e vicepresidente gruppo Salvini Premier. "Dal punto di vista politico è chiaro che Beppe Sala ha dato un bello schiaffone al Pd milanese. Nettissimo, in piena faccia, credo gli stia bruciando la guancia dal dolore. Il sindaco si sta decisamente allontanando da una sinistra ideologica e inconcludente, nominando un tecnico esterno non certamente di area Pd".

Polemico, con riserva, anche il Movimento 5 Stelle rappresentato da Nicola Di Marco. "Per questo ruolo ci saremmo aspettati dal sindaco Sala una figura maggiormente orientata al sociale. Sarà la prova dei fatti a dirci da quale parte si schiererà il Comune di Milano nel momento in cui schierarsi diventerà inevitabile, come sulla questione stadio".

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