Chi è Giacomo Bozzoli, l’uomo arrestato dopo la fuga per l’omicidio dello zio Mario
È stato arrestato Giacomo Bozzoli, il 40enne condannato all'ergastolo dalla Corte di Cassazione per aver ucciso lo zio Mario nell'ottobre del 2015 buttandolo nel forno della loro fonderia ed è fuggito dopo il verdetto. Era scappato a bordo della sua Maserati Levante nera con la compagna Antonella Colossi, nota gallerista d'arte bresciana, e il figlio di 9 anni: i due hanno fatto rientro in Italia. Bozzoli invece, dopo 11 giorni di latitanza, è stato trovato mentre si nascondeva nella sua villa di Soiano (Brescia): era rannicchiato nel cassettone del letto matrimoniale, e stringeva tra le mani un borsello con dentro 50mila euro in contanti.
Chi è Giacomo Bozzoli e perché è stato condannato
Giacomo Bozzoli ha 39 anni ed è il nipote di Mario, titolare della fonderia di famiglia, che lì è stato ucciso la sera dell'8 ottobre 2015. Così è scattato l'allarme e i carabinieri hanno ricostruito che era stato ucciso, gettato nel forno dell'azienda. Ipotesi che è stata verificata con un esperimento: un maiale gettato nello stesso forno. L'uomo è stato condannato dalla Corte di Cassazione all'ergastolo. Dopo la lettura del dispositivo, i carabinieri si sono presentati nella sua abitazione ma non lo hanno trovato.
Perché Giacomo Bozzoli non è mai stato in carcere
Perché, nonostante le precedenti condanne all'ergastolo, in primo grado e in appello, il 39enne di Brescia era libero di girare oltre i confini dell'Italia? "Non sussisteva pericolo di fuga", per i magistrati. L'uomo, adesso, si dichiara innocente. "Non voleva certo consegnarsi alle autorità, è stato catturato", ha commentato il procuratore di Brescia Francesco Prete. "Altrimenti si sarebbe comportato diversamente. Non si sarebbe nascosto in casa camuffato da barba e baffi e con 50mila euro in contanti nel borsello".
Il legame con la compagna Antonella e con il figlio di 9 anni
Giacomo Bozzoli ha una relazione con la 42enne Antonella Colossi. Convivono dal 2012, ma non si sono mai sposati. Insieme hanno un figlio di 9 anni. Lei ha sempre creduto all'innocenza del compagno e inizialmente si è allontanata con lui per l'ultima vacanza insieme a Marbella, Spagna (dove i tre sono stati ripresi lo scorso 30 giugno, giorno prima della sentenza in tribunale) ma poi ha deciso di rientrare in Italia con il piccolo il 5 luglio, in circostanze ancora poco chiare.
Sarebbe stato proprio il desiderio di mettersi in contatto con il figlio a far commettere a Bozzoli il passo falso che l'ha incastrato, ovvero il passaggio dalla sua villa sul lago di Garda. "Il bambino è stato ascoltato fino alla serata di ieri, e stasera lo abbiamo preso. Se sia stata una coincidenza o meno lo vedremo presto", sono state le parole del procuratore di Brescia Francesco Prete. "Ha sentito il bisogno di riallacciare i rapporti con il figlio".