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Chi è Giacomo Bozzoli, condannato dopo 9 anni per l’omicidio dello zio Mario: è scomparso nel nulla

È ancora irrintracciabile Giacomo Bozzoli, condannato in via definitiva per l’omicidio dello zio Mario, gettato vivo nel forno della fonderia di famiglia. Dopo la condanna della Cassazione, il nipote è fuggito.
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Mario Bozzoli e Beppe Ghirardini
Mario Bozzoli e Beppe Ghirardini

Dopo una notte di ricerche, è ancora irreperibile Giacomo Bozzoli, il 40enne condannato dalla Corte di Cassazione per aver ucciso lo zio Mario nell'ottobre del 2015 buttandolo nel forno della loro fonderia. Dopo nove anni è infatti, finalmente, stata emessa una sentenza definitiva per l'omicidio, avvenuto a Marcheno, in Valtrompia (provincia di Brescia), che in realtà non fa altro che confermare quella di primo grado e quella d'appello. Intanto, però, l'imputato e tre volte condannato non ha mai fatto un giorno di galera e rischia di non farlo mai, visto che da ieri – dopo che è stato letto il dispositivo della sentenza – si è reso irreperibile.

Giacomo Bozzoli è scappato

Nella giornata di ieri, lunedì 1 luglio, subito dopo che la Cassazione ha confermato la pena dell'ergastolo per Giacomo Bozzoli, i carabinieri di Brescia si sono recati a casa sua, su disposizione della procura della Repubblica, per eseguire l'ordinanza d'arresto. Il condannato sarebbe dovuto essere trasferito in carcere. Ma, quando i militari hanno suonato il suo campanello, nessuno ha risposto: l‘uomo si è reso totalmente irreperibile. D'altronde ha avuto nove anni per organizzare la fuga e trovare un posto dove nascondersi, nove anni durante i quali è stato condannato all'ergastolo già due volte e le probabilità, poi verificatesi, di una terza condanna erano altissime.

Ma secondo la giustizia italiana sarebbe dovuto restare, serenamente e per nove anni, a casa sua in attesa che le forze dell'ordine andassero a prenderlo per chiuderlo per sempre dentro una cella. Invece lui si è dato alla fuga e ora dopo, una notte intera di ricerche, nessuno sa ancora dove possa essere. E il rischio che continui a lungo la sua latitanza è davvero altissimo.

Chi è Giacomo Bozzoli

Giacomo Bozzoli, circa 40 anni, è il nipote di Mario, titolare della fonderia di famiglia, che lì è stato ucciso la sera dell'8 ottobre 2015. Quella sera l'uomo aveva avvisato la moglie che avrebbe fatto tardi a tornare a casa, ma in realtà non ci è mai arrivato. Così è scattato l'allarme e i carabinieri hanno ricostruito che era stato ucciso, gettato nel forno dell'azienda. Le indagini si sono subito concentrate sul nipote, con cui c'erano dei dissidi già da molto tempo. Per ricostruire l'esatta dinamica del delitto è stato anche simulato l'omicidio, gettando un maiale ancora vivo all'interno del forno. Ora, con la sentenza della Cassazione, non ci sono più dubbi su chi sia il colpevole.

Pochi giorni dopo l'omicidio di Mario Bozzoli, nei boschi di Ponte di Legno, vicino a Marcheno, è stato ritrovato morto anche un operaio della fonderia: sembrerebbe l'ultima persone ad aver visto ancora viva la vittima. Beppe Ghirardini, secondo la ricostruzione degli inquirenti, si sarebbe tolto la vita, ma ogni indagine per istigazione al suicidio si è purtroppo arenata. Così le vittime senza giustizia rischiano di diventare due.

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