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Chi era Francesco Mazzacane, il ragazzo di 24 anni morto intossicato in un residence

Francesco Mazzacane, originario di Torre del Greco (Napoli) aveva 24 anni ed è morto in un residence del Milanese per un’intossicazione causata da una fuga di monossido di carbonio. Il ragazzo si trovava insieme a Pietro Caputo. Il 21enne è ricoverato in gravissime condizioni.
A cura di Ilaria Quattrone
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Francesco Mazzacane, originario di Torre del Greco (Napoli) aveva 24 anni ed è morto in un residence di Novegro, frazione di Segrate (Milano). A ucciderlo sarebbe stata un'intossicazione causata da una fuga di monossido di carbonio. Il ragazzo si trovava lì, insieme a Pietro Caputo che attualmente è ricoverato in gravissime condizioni.

Questa tragedia è stata corredata da uno scambio di identità: inizialmente infatti, durante le identificazioni avvenute nella mattinata di ieri, mercoledì 9 novembre 2022, era stata diffusa la notizia che la vittima fosse Pietro Caputo e che invece Mazzacane fosse ricoverato.

La vittima infatti era stata trovata sul letto con accanto i documenti di riconoscimento del 21enne. Quando sono arrivati i genitori di entrambi i ragazzi, è stato possibile scoprire l'equivoco: durante l'identificazione della vittima nella camera mortuaria, si è risaliti all'errore che è stato poi comunicato dall'Arma dei carabinieri.

Chi era Francesco Mazzacane, 24enne di Torre del Greco e compagno di Piero Caputo

Era stato proprio Francesco ad affittare la stanza del residence. L'aveva trovata grazie a una convenzione tra la struttura e l'Esselunga, l'azienda dov'era stato assunto un mese fa e stava svolgendo un periodo di formazione. Entrambi originari di Torre del Greco, Francesco era stato raggiunto a Milano dal compagno Pietro. Il 21enne, arrivato nel capoluogo meneghino il 3 novembre, stava cercando un lavoro a Milano.

La tragedia causata da un guasto alla caldaia

Gli investigatori della compagnia di San Donato Milanese stanno intanto proseguendo con le indagini: il pubblico ministero Luigi Luzi ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e lesioni colpose. Sembrerebbe che l'ipotesi più battuta sia quello del guasto alla caldaia che si trova nello scantinato sotto la camera che i due ragazzi avevano preso in affitto.

Si sarebbe infatti sganciato un tubo di scarico. Attualmente il locale della caldaia, la caldaia e la stanza dove i due giovani sono morti restano sotto sequestro.

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