Chi è Fabio Minoli, che Albertini vuole come candidato sindaco di Milano del centrodestra
C'è un nome che da circa 48 ore rimbalza sui media e tra la gente in vista delle elezioni Comunali 2021 di Milano. Il centrodestra ha bruciato tutti i suoi candidati, e a quelli rimasti ora potrebbe fare concorrenza anche Fabio Minoli. Di lui, il grande pubblico sa poco.
Tra i fondatori di Forza Italia
Nato a Città del Messico nel 1960, ha sviluppato la sua carriera professionale tra il mondo della comunicazione e l'aspetto più manageriale di esso. Poi, si è dato alla politica. Laureato in Giurisprudenza, è stato tra i fondatori di Forza Italia insieme a Silvio Berlusconi nel 1994. Successivamente consigliere e capogruppo in Regione Lombardia, deputato forzista dal 2001 al 2006 e segretario milanese ai tempi il cui sindaco era Gabriele Albertini. Dopo la vittoria di Prodi alle elezioni nazionali, aveva abbandonato ruoli politici attivi, riprendendo in mano il suo lavoro prima a Confindustria e poi nelle vesti di direttore della comunicazione della Bayer, dove è tutt'ora. Proprio Albertini, rinunciando alla corsa a Palazzo Marino, lo ha indicato come potenziale candidato sindaco per le Comunali di quest'anno tra le fila del centrodestra, rendendosi disponibile per fargli da vice.
La Lega prende tempo sul suo nome
L'endorsement, arrivato tra lo stupore generale mentre il mondo del centrodestra ragionava (e continua a farlo) su nomi come Maurizio Lupi, è stato molto apprezzato dallo stesso Minoli che, nelle parole riportate dal Corriere della sera, ha detto di essere "molto lusingato". Ora, però, la sua candidatura deve passare al vaglio dei leader di destra, con la Lega che al momento prende tempo sul suo nome in attesa del vertice in programma tra qualche giorno per fare il punto della situazione. Come detto, il potenziale candidato dello schieramento a questo punto potrebbe essere Maurizio Lupi, voluto fortemente da Silvio Berlusconi e da Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia. Con ogni probabilità, invece, Fratelli d'Italia aspetterà un cenno di Salvini per fare la propria mossa. Ancora una volta, però, il centrodestra deve rifare tutto da capo.