Chi è Elisa Roveda, la mamma che ha strangolato il figlio a Voghera: “Soffriva di depressione post partum”
Elisa Roveda, impiegata 45enne di Voghera (Pavia), è stata arrestata per omicidio dai carabinieri perché nella mattinata di venerdì 14 luglio ha strangolato il proprio figlio Luca di un anno fino a ucciderlo. La donna, che vive in via Mezzana con il marito Maurizio Baiardi, è stata trasportata nel reparto psichiatria del Policlinico San Matteo di Pavia in attesa di essere interrogata. Secondo quanto riferito suo padre Marco Roveda a Fanpage.it, Roveda soffriva di depressione post partum da circa un mese e mezzo.
Chi è Elisa Roveda, la mamma 45enne che ha strangolato il suo unico figlio
Roveda ha 45 anni e lavora come impiegata in uno studio commercialista poco lontano dalla sua abitazione. La donna vive in via Mezzana con suo marito Baiardi, autotrasportatore, con il quale ha avuto il suo unico figlio Luca.
Secondo quanto riferito suo padre Marco Roveda a Fanpage.it, Roveda soffriva di depressione post partum da circa un mese e mezzo. Pare anche che fosse seguita da un professionista, ma non dai servizi sociali.
La famiglia evitava di lasciare Elisa Roveda sola con il piccolo Luca
Nella mattinata del 14 luglio la 45enne sarebbe rimasta con il figlio in casa per circa un'ora. Suo marito Baiardi era uscito per andare al lavoro. È stata poi la madre di Roveda a chiedere l'intervento dei soccorsi intorno alle 9 di venerdì. La famiglia della donna sapeva delle difficoltà che stava vivendo nell'ultimo periodo, per questo motivo evitavano di lasciarla sola con il piccolo Luca.
Quando l'anziana è arrivata all'abitazione di via Mezzana, la 45enne si era barricata in casa impedendole di entrare. Una volta visto il nipote che non respirava più, la nonna ha chiamato il 118. Giunti sul posto, i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso del piccolo.
Roveda avrebbe poi ammesso davanti ai carabinieri: "Ho ucciso mio figlio". I militari l'hanno portata al Policlinico San Matteo dove si trova ancora piantonata in attesa di essere interrogata dai magistrati.