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Chi è Cristian Braidich, il 41enne evaso dal carcere di Bollate: doveva scontare ancora 8 anni

Cristian Filippo Braidich è evaso dal carcere di Bollate lo scorso 22 giugno. Il 41enne ha alle spalle numerosi precedenti e doveva scontare ancora 8 anni di pena.
A cura di Enrico Spaccini
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(immagine di repertorio)
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Doveva scontare ancora altri 8 anni di carcere Cristian Filippo Braidich, il 41enne evaso lo scorso sabato 22 giugno dal carcere di Bollate. Considerato uno dei pezzi grossi della malavita che gira intorno alle Case bianche tra viale Fulvio Testi e viale Sarca, era stato arrestato l'ultima volta nel 16 agosto del 2022, ma ha alle spalle numerosi precedenti che variano tra furti, droga, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi e falsa testimonianza.

L'evasione dal carcere di Bollate

L'evasione di Braidich sarebbe avvenuta intorno alle 10 del 22 giugno. Il 41enne aveva la facoltà di muoversi con una certa libertà all'interno della casa circondariale di Bollate, senza un rigido controllo. Era stato assegnato all'attività lavorativa interna dell'officina e sarebbe stato proprio in quel momento che ha scavalcato il muro esterno di recinzione portandosi dietro tutti gli effetti personali.

Gli agenti della polizia penitenziaria si sarebbero accorti della sua assenza solo intorno alle 22, durante la conta serale. La facilità della fuga e i segni rinvenuti durante i primi sopralluoghi, farebbero ipotizzare a un'evasione premeditata da tempo.

Gli arresti di Braidich

Braidich è stato arrestato l'ultima volta il 16 agosto 2022 e doveva restare in carcere fino al 2032. Di origine nomade e nato a Benevento, nel 2019 era finito in manette a Varazze, in Liguria, per una sparatoria avvenuta a Milano. Era stato fermato alle 4:30 lungo viale Sarca, in sella a una Ducati Panigale rubata. Stando a quanto ricostruito, poco prima Braidich era rimasto coinvolto in una rissa in un locale di corso Como. Dopo essersi allontanato, era tornato là con un revolver con matricola abrasa con cui ha sparato alcuni colpi in aria.

La seconda volta, invece, risale al 2021. I carabinieri della Compagnia Duomo lo hanno arrestato al termine di un'indagine sullo spaccio in piazza Prealpi. Il 41enne era stato accusato di aver rifornito un pusher della zona con una partita di 11 chili di hashish.

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