Chi è Andrea Piscina, lo speaker radiofonico Rtl 102.5 arrestato per aver adescato bambini online
Si fingeva "Alessia" sui social e tra le varie app di messaggistica, e spingeva i suoi interlocutori a spogliarsi e commettere atti di autoerotismo a favore di videocamera. Ma dietro a quella che si spacciava per una ragazzina di 16 anni c'era in realtà Andrea Piscina, 25 anni, noto speaker radiofonico per il programma I Nottambuli di Rtl 102.5. Sul cellulare del giovane, ora arrestato con le accuse di pedopornografia e violenza sessuale, gli investigatori avrebbero trovato oltre mille chat e foto, video e conversazioni con minori tra i 9 e 14 anni.
Chi è Andrea Piscina, speaker radiofonico di Rtl 102.5
Speaker della radio Rtl 102.5, social media manager e autore, nel tempo libero il 25enne frequentava l'oratorio del suo quartiere a nord di Milano, dove giocava nella squadra di calcio della parrocchia. "Un fulmine a ciel sereno, siamo sconvolti", le parole del parroco. Quello di Andrea Piscina, del resto, è un nome noto in zona. Il fratello, Samuele, è consigliere comunale e segretario provinciale della Lega a Milano, celebre esponente dell'opposizione a Palazzo Marino che fa spesso parlare di sé: i due, molto legati tra loro, sono anche vicini di casa.
Le indagini e la sospensione dalla radio
L'emittente radiofonica di Andrea Piscina, adesso, ha fatto sapere di aver momentaneamente interrotto i rapporti con il suo speaker. "Rtl 102.5 ha appreso con incredulità e sgomento la notizia dell'arresto di Andrea Piscina. La dirigenza di Rtl 102.5 non era a conoscenza dell'indagine in corso a Milano sullo speaker", ha fatto sapere la dirigenza della radio dopo l'arresto del giovane speaker su ordine della gip Ileana Ramundo, nell'ambito dell'inchiesta del pm Giovanni Tarzia. "Rtl ha così deciso di sospendere in via cautelativa Andrea Piscina da ogni attività legata all'emittente in attesa del lavoro della magistratura, in cui Rtl 102.5 ripone piena fiducia".
Secondo quanto emerso, Piscina sarebbe stato già perquisito dal Nucleo specializzato della Polizia locale nelle scorse settimane. Da lì in poi avrebbe tentato di "insabbiare" tutto cancellando video, foto e chat, rimaste però salvate all'interno della memoria del telefono. Fino all'arresto di ieri.