Chi è Andrea Cassarà, il campione di scherma indagato dopo la denuncia di una quindicenne
Si trova oggi sotto indagine con l'accusa di produzione di materiale pedopornografico. Ma non è la prima volta che Andrea Cassarà, ex schermidore azzurro oggi allenatore al centro sportivo San Filippo di Brescia, finisce nei guai con la giustizia.
Il campione olimpico, che nel 2009 ha affrontato un processo (concluso con il proscioglimento) per atti osceni nei confronti di una donna, è stato denunciato oggi da una quindicenne che frequenta la sua palestra: la minorenne lo accusa di averla ripresa di nascosto mentre faceva la doccia dopo gli allenamenti di pallamano, lo scorso venerdì 20 ottobre, filmandola dall'alto con lo smartphone. Determinante, adesso, sarà proprio l'analisi del cellulare dell'azzurro (oggi finito sotto sequestro) da parte degli inquirenti, che nel frattempo stanno passando al vaglio anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza della struttura.
Chi è Andrea Cassarà, campione del mondo di fioretto
Andrea Cassarà, sportivo classe 1984, è uno schermidore italiano specializzato nell'arma del fioretto: di questa disciplina, è detentore del record di vittorie in gare di coppa del mondo. L'esordio è avvenuto a soli 18 anni: da lì è stato per quattro volte campione europeo individuale, campione mondiale individuale a Catania e campione olimpico a squadre nelle Olimpiadi di Londra e Atene, dove ha conquistato anche il bronzo individuale. Ha vinto cinque coppe del mondo di fioretto, sei campionati del mondo a squadre e, sempre in squadra, ha vinto cinque Europei.
Il 39enne, nato tra le colline della Franciacorta, è molto legato al suo territorio: qui, dopo la carriera da sportivo, ha deciso infatti di vivere e di portare avanti la sua attività da allenatore. Il 17 settembre 2016 si è sposato con la collega Elisa "Sissi" Albini, 33 anni, bergamasca.
La precedente denuncia per atti osceni
Nel 2009 l'azzurro di scherma era stato denunciato a Cremona per atti osceni nei confronti di una donna. Secondo quanto denunciato dalla vittima nell'estate del 2007 Cassarà, a bordo della sua automobile, avrebbe avvicinato la donna, che stava percorrendo la stessa strada in bicicletta, con la scusa di chiederle un'informazione. A quel punto le avrebbe però mostrato le parti intime, e si sarebbe in seguito allontanato.
Il campione, per questa vicenda, venne condannato a tre mesi in primo grado e a due in secondo: la Cassazione, però, annullò l’ultima decisione rimandando a un nuovo giudizio. Nel processo d’appello bis lo schermidore, che si è sempre proclamato innocente, venne infine prosciolto: il reato era andato in prescrizione (ma i giudici lo obbligarono lo stesso al pagamento delle spese legali nei confronti della parte civile).
La denuncia per produzione di materiale pedopornografico
I Carabinieri di Brescia, adesso, procedono diritti nell'indagine. A incastrare il 39enne, per il momento, sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza del centro sportivo bresciano: in queste riprese, infatti, Cassarà sarebbe stato immortalato mentre si allontana a gambe levate dalla zona degli spogliatoi, a un orario compatibile con quello denunciato dall'allieva minorenne. La giovanissima giocatrice di pallamano aveva raccontato agli inquirenti di essersi accorta, durante la doccia dopo gli allenamenti, di una mano che reggeva uno smartphone dall'alto. Solo le sue grida di disgusto e di spavento avevano fatto fuggire la persona in questione, inizialmente ignota.
