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Che fine faranno gli alberi di Natale che addobbano le piazze di Milano dopo l’Epifania

Dopo il 6 gennaio, gli alberi di Natale che hanno decorato le piazze di Milano saranno smantellati. L’abete di piazza del Duomo potrebbe essere impiegato per la costruzione di aree gioco per bambini, mentre quello di piazza della Scala diventerà combustibile.
A cura di Enrico Spaccini
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La tradizione religiosa comanda che l'albero di Natale venga disfatto il 2 febbraio, giorno della Candelora, ovvero della presentazione di Gesù al Tempio. Ormai, però, a causa dei ritmi accelerati del nostro tempo e dei più semplici problemi di spazio, la maggior parte delle persone sfrutta l'Epifania per riunirsi per l'ultima volta intorno all'abete e riporre le decorazioni. Ecco allora che anche Milano a partire dal 6 gennaio inizia a togliere dalle strade le decorazioni, compresi i grandi alberi griffati delle piazze che si apprestano a vivere una nuova vita.

La nuova vita dell'Albero dei Giochi di Milano-Cortina 2026 di piazza del Duomo

L'Albero dei Giochi di Milano-Cortina 2026 acceso il 6 dicembre in piazza del Duomo verrà spento la prossima settimana. Si tratta di un abete Nordmanniana alto 28 metri, proveniente dalla provincia di Varese e decorato anche con il supporto di Esselunga (partner del Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2026), che dovrà riposare circa sei mesi prima di essere riutilizzato.

L'albero, piantato per attività di commercio, era stato tagliato perché troppo alto per essere ripiantato. In compenso, sono stati già piantumati altre 10 piante. Mentre il suo legno si asciuga, saranno valutati diversi progetti per il suo nuovo impiego. Come riportato dal Corriere della Sera, tra le varie ipotesi c'è la costruzione di aree gioco per bambini, ma anche lavori di pet therapy.

Gli abeti di piazza San Babila, Corvetto e Belloveso

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Per quanto riguarda l'albero di 13 metri che illumina piazza San Babila, il suo riutilizzo sarà differente rispetto a quello di piazza del Duomo. Targato Dils, proprio come quello di piazza Corvetto e piazza Belloveso a Niguarda, una volta smantellato sarà impiegato come combustibile oppure come materiale per il compostaggio. Date le sue dimensioni, infatti, non potrà prendere parte alla creazione di nuovi oggetti.

L'installazioni in piazza della Scala di Sephora e in Galleria Vittorio Emanuele II di Gucci

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Anche se non sono alberi veri, anche quelli targati Sephora e Gucci saranno riciclati in qualche modo. Il primo, che ha illuminato in questi giorni di festa piazza della Scala, è stato realizzato con 98 pacchi in legno compresso ricavato da materiali di scarto. Questi non verranno distrutti, ma reimpiegati per altri eventi aziendali.

Sorte condivisa dalle 78 gift box che costituiscono l'albero di oltre 8 metri firmato Gucci in Galleria Vittorio Emanuele II. Inoltre, parte dei materiali utilizzati sarà donata a ForMattArt, l'associazione culturale che si dedica alla solidarietà sociale e all’educazione in zone periferiche di Milano. Bisognerà capire anche se le scatole verniciate d'arancione dagli attivisti di Ultima Generazione verranno ripulite o se manterranno traccia dell'azione dimostrativa.

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