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Che cos’è la tusi, la “cocaina rosa” che Lacerenza e Ariganello offrivano ai clienti della Gintoneria

Chiamata anche “tusi” si tratta di un mix di diverse sostanze stupefacenti, tra cui ketamina e mdma, mischiate con un colorante. Davide Ariganello, braccio destro di Lacerenza, l’avrebbe tenuta nascosta nella cantina della Gintoneria. C’era anche questa tra le diverse droghe offerte da Lacerenza e Ariganello ai clienti del locale, insieme a escort e bottiglie di alcolici pregiati.
A cura di Alice De Luca
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Davide Lacerenza e Davide Ariganello
Davide Lacerenza e Davide Ariganello
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La chiamano "cocaina rosa", ma in realtà si compone di un mix variabile di sostanze tra cui ketamina e mdma, mischiate con un colorante. C'è anche questa tra le sostanze stupefacenti che Davide Lacerenza e il suo factotum Davide Ariganello offrivano ai clienti della Gintoneria e del privé, la Malmaison, che compravano i loro "pacchetti" all inclusive a base di escort, droga e costose bottiglie di alcolici. Dalle indagini della Procura di Milano è emerso come i due si sarebbero procurati vari tipi di sostanze "per soddisfare i diversi gusti degli ospiti e delle escort". Tra queste anche hashish e marijuana. La "tusi", altro nome della cocaina rosa, sarebbe tra le sostanze assunte prima della morte da Liam Payne, ex cantante degli One Direction che lo scorso ottobre è caduto dal terzo piano di un hotel a Buenos Aires.

Di quest'ultima, in particolare, si sarebbe occupato soprattutto Ariganello, che la conservava almeno in parte nella cantina della Gintoneria. Nelle intercettazioni gli inquirenti avrebbero sentito il 28enne raccontare a una ragazza che lui stesso avrebbe prodotto la tusi mescolando le sostanze. In un'altra occasione, invece, Lacerenza avrebbe raccontato ai presenti di un episodio nel quale una donna si sarebbe sentita male dopo che Ariganello le avrebbe fatto assumere una dose di cocaina rosa.

Secondo quanto ricostruito dai pm, Lacerenza e Ariganello avrebbero fornito questo e altri tipi di droga alle escort e ai clienti della Gintoneria: per questo motivo sono ora indagati, tra le altre cose, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. In alcuni casi le dosi di sostanze venivano cedute ad amici e clienti gratuitamente, a titolo di regalo, in altri casi venivano invece vendute come parte dei pacchetti a pagamento che oltre alla droga comprendevano anche champagne e prostitute. A occuparsi del servizio sarebbero stati proprio Lacerenza e Ariganello, che preparando le dosi per i clienti facevano anche degli "assaggi".

Dalle indagini emerge poi come i due indagati facessero arrivare la droga sottovuoto almeno una volta alla settimana, anche attraverso il servizio di consegne a domicilio Glovo, per poi nascondere i pacchetti in vari punti della Gintoneria e della Malmaison, il privé rosa riservato ai clienti disposti a spendere almeno 5mila euro e "adibito alla consumazione delle prestazioni sessuali". Qui Lacerenza invitava i suoi ospiti a sniffare le sostanze stupefacenti nascondendosi dietro alla tenda della cucina del locale, unico posto, a detta dello stesso Lacerenza, dove non c'erano telecamere.

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