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Chatta su WhatsApp inviando video porno di bambini, arrestato 32enne di Lodi

Aveva salvato sull’archivio cloud più di 700 video a sfondo sessuale di minorenni. Un 32enne di Lodi è stato arrestato dopo la denuncia di una donna che ha raccontato ai Carabinieri di aver ricevuto su WhatsApp uno dei filmati.
A cura di Fabio Pellaco
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Un uomo di 32 anni, residente a Lodi, è stato arrestato il 12 settembre con l'accusa di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. Nel suo archivio cloud conservava oltre 700 video di minori e con la scusa di intrattenere chat erotiche avrebbe inviato i video a oltre cento persone su WhatsApp. I Carabinieri lo hanno trasferito nel carcere di san Vittore.

Un archivio con oltre 700 video di minori

L'indagine è partita dalla denuncia presentata da una donna di origini sudamericane che si è rivolta ai Carabinieri della stazione di Milano Barona. La donna aveva dichiarato di essere stata contattata da un uomo che le aveva inviato dei video pornografici in cui erano ritratti delle minori con l'intento di ottenere un incontro sessuale a pagamento nella sua abitazione.

La Procura di Milano ha effettuato ulteriori accertamenti ed è riuscita a risalire all'identità dell'uomo, un 32enne italiano. Durante la perquisizione dei file salvati nell'archivio digitale dell'uomo sono stati rinvenuti 713 video a sfondo sessuale che ritraevano minori di età compresa tra i 4 e i 16 anni, per un totale di 19 gigabyte di materiale.

Appena 3o euro per un video con i bambini

Gli inquirenti hanno accertato che, oltre alla donna, il 32enne avrebbe inviato i video a un centinaio di persone per intrattenere chat erotiche sui numerosi gruppi WhatsApp ai quali era iscritto. L'indagine dovrà verificare quanto fosse estesa la rete di contatti dell'uomo. Dai primi accertamenti sembrerebbe fosse presente una sorta di tariffario per la diffusione dei video, con prezzi che andavano dai 20 ai 30 euro.

L'uomo, incensurato, è stato arrestato in flagranza di reato nella mattinata di martedì 12 settembre dai Carabinieri della Compagnia di Milano Porta Magenta e condotto al carcere milanese di san Vittore.

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