Cercano il “Re del Bancomat” per una condanna a oltre 9 anni di carcere, scoprono che è morto: “Anomalie al funerale”

Giuseppe Molinelli, soprannominato il "Nano" e conosciuto come il re dei bancomat, è morto suicida in Spagna. Quattro anni fa era stato arrestato perché accusato di aver assaltato per 73 volte i bancomat del Nord Italia, Milano compresa. Era ritenuto il capo della Banda del Pilastro, il cui nome arriva dal quartiere di Bologna di cui era originario.
Gli inquirenti avevano deciso di scarcerarlo. E, in attesa che finisse il processo, era tornato in Spagna. Proprio qui, precisamente a Benidorm sulla Costa Blanca, aveva aperto un ristorante. Come riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, la sua condanna poi era diventata definitiva: doveva scontare nove anni, dieci mesi e dieci giorni.
I carabinieri del nucleo investigativo quindi si sono messi a cercarlo per portarlo in carcere. Hanno però scoperto che è morto il 13 giugno del 2024 all'età di 44 anni e per suicidio. Secondo gli inquirenti spagnoli sarebbe avvenuto per ragioni personali, ma per quelli italiani ci sarebbero diverse stranezze. In primis, i funerali.
Le celebrazioni sarebbero avvenute il 25 giugno a Granarolo dell'Emilia, frazione di Viadagola. I militari hanno sentito il parroco che ha raccontato di alcune anomalie. Per esempio, l'urna somigliava più a un manufatto artigianale. Precisamente una "sorta di lampadario". Alla funzione non c'era personale delle pompe funebri e le ceneri erano state portate da una persona che avrebbe detto di essere la zia. Inoltre la carta d'identità non sarebbe mai stata ritrovata.