Centrale nucleare in Lombardia, Sala: “I cittadini si sono già espressi dieci anni fa”
"Sul nucleare ci siamo espressi tutti già dieci anni fa e quindi è buffo chiamare oggi a esprimere un'opinione e non considerare quella che gli italiani hanno espresso non una vita fa, ma dieci anni fa": sono queste le parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha così commentato quelle del leader della Lega Matteo Salvini relativamente alla possibilità di aprire una centrale nucleare in Lombardia. Il referendum al quale il primo cittadino si riferisce è quello del 2011 dove gli italiani diedero il loro no e portarono alla chiusura delle centrali di Trino (in provincia di Vercelli), Caorso (Piacenza), Latina e Sessa Aurunca (in provincia di Caserta).
Il dibattito aperto dal ministro Cingolani
Il dibattito si è aperto alcune settimane fa. A rispolverare il tema è stato il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani: "Si stanno affacciando tecnologie di quarta generazione, senza uranio arricchito e acqua pesante. Ci sono Paesi che stanno investendo su questa tecnologia, non è matura, ma è prossima a essere matura". Dopo le sue affermazioni, il leader della Lega ha cavalcato l'onda sostenendo che non ci sarebbe nessun problema ad aprire una centrale in Lombardia considerato che: "L'energia nucleare è quella più pulita e sicura, quindi perché no?". Parole che hanno trovato l'appoggio del governo regionale lombardo. Il presidente di Regione Attilio Fontana ha infatti affermato che "Non è più il nucleare di Chernobyl, bisogna avere il coraggio di spogliarci dalle ideologie e guardare alla realtà e al mondo che cambia e che è andato avanti con le tecnologie". Dello stesso avviso la vicepresidente Letizia Moratti che, in un'intervista a SkyTg24, ha detto: "Un nucleare verde, sicuro, credo sarebbe una buona cosa, non solo per la Lombardia ma per l'Italia".
La posizione dei sindaci leghisti
Meno convinti i sindaci leghisti della Lombardia. I primi cittadini, contatti da Fanpage.it, non vorrebbero mai avere una centrale nel loro territorio. Alcuni preferiscono non esprimersi in vista delle elezioni, altri invece – come il sindaco Luca Veggin di Carate Brianza, in provincia di Monza, affermano: "No, di getto chiunque direbbe di no. Anche se è giusto precisare che le centrali nucleari non sono più quelle di una volta. Certo è che si punta sempre a recuperare energia in modo più green e meno invasivo".