Cede balaustra del ponte sulla Martesana, uomo cade e muore: quattro indagati per omicidio colposo
Dopo quasi quattro mesi ci sono quattro indagati per la morte di Andrea Elifani, il 40enne morto dopo essere caduto per circa tre metri dallo storico ponte di ferro sul Naviglio della Martesana. Era la sera del 2 aprile quando la balaustra dove era appoggiato Andrea cede facendolo precipitare a terra. Subito dopo la Procura ha aperto un'inchiesta – coordinata dal pubblico ministero Isabella Samek Lodovici e dall'aggiunto Tiziana Siciliano – per accertare eventuali responsabilità relative alla manutenzione della struttura. Ora dovranno rispondere di omicidio colposo quattro persone tra funzionari, responsabili e tecnici dell'unità Ponti del Comune di Milano.
La dinamica dell'incidente
Questo l'esito dei primi quattro mesi di indagini. Gli inquirenti hanno fatto tutti i dovuti sopralluoghi effettuati sul ponte e hanno accertato che il 40enne è morto sbattendo la testa sul pavimento di pietra all'estremità esterna del ponte. A quanto ricostruito fino ad ora, Andrea Elifani stava chiacchierando con un amico appoggiato alla balaustra quando questa ha ceduto. Il 40enne è quindi precipitato da circa tre metri di altezza e ha battuto la testa, riportando delle ferite che si sono poi rivelate fatali. L'uomo è infatti morto dopo essere arrivato in pronto soccorso.
La tragedia su uno dei ponti più storici di Milano
Subito dopo il caso aveva sollevato polemiche sul fatto che su uno dei ponti più storici della città, detto anche "el Pont del Pan Fiss", circolavano centinaia di persone. Sull'evento si era espresso anche il sindaco del capoluogo meneghino Giuseppe Sala il quale aveva assicurato che saranno accertate le dinamiche dell'incidente: "Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità affinché certi eventi tragici non accadano mai più". Intanto ora la Procura, oltre a scrivere quattro nomi sul registro degli indagati, ha affidato una consulenza sul distacco della balaustra all'ingegnere Fabrizio D'Errico, esperto in metallurgia e già consulente tecnico nell'inchiesta sul disastro ferroviario di Pioltello, nel Milanese.