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C’è troppa gente al pronto soccorso, le ambulanze restano in coda sulla rampa d’accesso

Le condizioni di salute dei pazienti sono state valutate sulle ambulanze ferme in coda, dove sono state anche somministrate le prime cure.
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Immagine di repertorio
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Il pronto soccorso dell'ospedale di Cremona è stato letteralmente preso d'assalto nella giornata di ieri 11 ottobre. Le persone in coda erano talmente tante che, per smaltire la coda, la direzione sanitaria ha deciso di far effettuare il triage direttamente in ambulanza.

Pronto soccorso preso d'assalto

Un evento imprevedibile e incalcolabile, ma che dovrebbe trovare qualsiasi ospedale pronto a gestire anche gli eventi straordinari. Dalle 10 alle 12 del mattino dell'11 ottobre al Pronto soccorso di Cremona sono arrivate ben 42 persone quasi in contemporanea, mentre ce n'erano già 50 in attesa.

Un afflusso di utenti che ha creato un vero e proprio disagio alla struttura sanitaria, anche solo per la gestione logistica di queste persone nell'ambiente destinato all'accoglienza dei pazienti e al loro successivo smistamento a seconda della gravità della loro situazione di salute.

A raccontare la situazione è lo stesso ospedale: "Fra le 8 e le 10 l’afflusso al pronto soccorso di Cremona è stato massiccio: sono arrivate 42 persone in contemporanea, mentre vi erano più di 50 pazienti fra attesa, presa in carico e osservazione breve".

"Per tale motivo – continua la direzione sanitaria – alcune ambulanze con a bordo pazienti in codice verde (cioè con assenza di rischi evolutivi prestazioni differibili) sono rimaste in sosta protetta sulla rampa di accesso allo stesso Pronto soccorso".

Lo sforzo dei sanitari

Mentre attendavano di poter accedere al pronto soccorso, i pazienti sono stati valutati e hanno ricevuto le prime cure mentre erano ferme sulle ambulanze in coda sulla rampa d'accesso.

Grazie allo sforzo e alla buona volontà del personale sanitario dell'ospedale, che è stato disponibile a lavorare in quelle condizioni, è infatti stato comunque garantito il servizio.

"Un episodio – ha infatti spiegato l'ospedale – che non ha inficiato in alcun modo l’attività di accettazione dei pazienti per codici di priorità: i casi urgenti sono stati presi in carico come di consueto con un tempo di attesa pari a zero".

Ancora una volta è quindi la buona volontà delle persone e a sopperire alle mancanze strutturali dell'apparato pubblico.

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