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C’è speranza per il piccolo Achille dopo la prima operazione agli occhi: potrebbe vedere la luce

È stato operato per la prima volta negli Stati Uniti Achille, il neonato affetto dalla sindrome di Norrie, una rara malattia che colpisce gli occhi. Intanto la raccolta fondi viaggia verso quota 400mila euro.
A cura di Fabio Pellaco
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Il piccolo Achille potrebbe presto vedere la luce. Nella giornata di mercoledì 7 settembre è stato sottoposto al primo di una serie di delicati interventi chirurgici che proveranno a donargli, almeno parzialmente, la vista. L'operazione, molto costosa, è avvenuta in America dove un equipe specializzata sta tentando una vera e propria impresa.

Una malattia che colpisce un bambino su 5milioni

Achille è nato a marzo 2022, e dopo pochi giorni gli è stata diagnosticata una malattia rara, la sindrome di Norrie, che colpisce un bambino su cinque milioni. La malattia interessa inizialmente gli occhi, ma se non curata a dovere, nei primi anni di vita può estendersi all'udito fino a portare alla sordità completa.

L'unica speranza per Achille sono dei delicati e costosi interventi negli Stati Uniti, dove il dottor Antonio Capone del William Beaumont Hospital di Detroit, nel Michigan, è l'unico a poter tentare di mantenere accesa quella fiammella che potrebbe consentire al piccolo di percepire la luce almeno da uno dei due occhi.

E la speranza è proprio il sentimento che ha mosso i genitori di Achille, entrambi 32enni di Bellano, un paese sulla sponda orientale del lago di Como. Loro non si sono arresi allo sconforto, ma hanno fatto tutto quanto in loro potere per portare il neonato oltreoceano per essere operato.

Raccolti quasi 400mila euro

La campagna di raccolta fondi per sostenere le spese del viaggio e degli interventi, pubblicata sulla piattaforma GoFoundMe, ha avuto un successo straordinario. Nei primi due giorni dal lancio erano arrivati ben 180mila euro. Oggi, con le oltre 6mila donazioni effettuate da coloro che hanno preso a cuore la storia di Achille, si va verso il raggiungimento dell'obiettivo dei 400mila euro.

"Può sembrare poco, ma per un bambino cieco dalla nascita la percezione della luce è letteralmente oro – hanno spiegato i genitori –. Queste cure ad oggi non potranno ridargli la vista ma questo sarebbe un passo estremamente prezioso per continuare a sperare". I soldi raccolti non serviranno solo ad aiutare Achille, ma andranno anche a finanziare la ricerca sulla sindrome di Norrie per aiutare le famiglie che si trovano nelle stesse condizioni.

Il piccolo, che ha compiuto sei mesi la scorsa settimana è adesso nelle mani della squadra del dottor Capone che ce la metterà tutta per cavalcare questa speranza. La seconda operazione negli Stati Uniti è fissata per il 21 settembre.

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