Cavi rosicchiati da un topo, più di due ore di blackout in cinque paesi del Bergamasco
Trentamila persone sono rimaste senza corrente. Alcuni per venti minuti, altri anche per due ore e mezza. Non si è trattato di nessun attacco hacker o chissà quale tentativo di sabotaggio. Solo di un topo. Un roditore abbastanza piccolo da riuscire a intrufolarsi nella cabina elettrica di Torre de' Roveri per rosicchiare alcuni cavi. Sono in tutto cinque i comuni della Bergamasca colpiti dal blackout: Pradalunga, Torre Boldone, Gorle Torre de' Roveri e Scanzorosciate.
L'intervento dei tecnici
A raccontare come si è risolto il problema è stato il sindaco di Scanzorosciate, Davide Casati, sentito da Agi. "Sono intervenuti i tecnici per riparare il danno. Avvertiti via telefono e sui social, è stato rapido e ha consentito di limitare i disagi". Non è di certo la prima volta che un topo rosicchia dei cavi elettrici. Una tendenza che sembra destinata a crescere, visto che alcune aziende hanno iniziato a produrli con materiali rinnovabili. Ad esempio la soia, sicuramente più saporita del solito rivestimento in plastica.
I blackout di metà maggio
Il grande caldo della prima metà di maggio è stato ancora più difficile da sopportare nel Milanese a causa dei vari blackout. L'anticiclone Hannibal ha portato all'aumento del 20 per cento dei consumi di energia. Per venire incontro alla crescente richiesta, Unareti ha annunciato l'inaugurazione a breve di una nuova centralina primaria a Rozzano, periferia sud di Milano. A questa se ne aggiungeranno altre sette entro i prossimo cinque anni, una delle quali nel 2022. Un pacchetto di investimenti che l'amministratore delegato di Unareti Francesco Gerli dice essere arrivato a "120 milioni di euro all'anno".