Castelcovati, annuncia il suicidio ai carabinieri: i militari lo trovano impiccato e lo salvano

Questione di attimi: quelli che hanno fatto la differenza tra la vita e la morte per un uomo residente a Castelcovati, comune di oltre seimila abitanti della provincia di Brescia. Lo scorso martedì, come riporta la testata locale "Bresciaoggi", un uomo ha chiamato il 112 dicendo di volersi uccidere. L'operatore della centrale di emergenza, comportandosi con professionalità ed empatia, è riuscito a tenere per qualche minuto al telefono l'aspirante suicida: gli ha parlato cercando di farlo desistere dal suo intento e di tranquillizzarlo e nel frattempo ha rintracciato la provenienza della chiamata e ha subito inviato sul posto una pattuglia dei carabinieri. Alla fine sono stati proprio quei minuti a rivelarsi decisivi.
L'uomo si era impiccato in cantina con un cavo elettrico: salvato in extremis
A un certo punto, infatti, la telefonata si è interrotta bruscamente: l'uomo, in preda alla disperazione, si è recato nella cantina della sua abitazione dove, utilizzando un cavo elettrico per fare un cappio, si è impiccato. Nel frattempo però una pattuglia di carabinieri di Castrezzato era già giunta all'abitazione dell'aspirante suicida. I militari dell'Arma hanno iniziato a perlustratre la sua casa, senza trovare nessuno. A quel punto sono scesi in cantina, trovandosi di fronte l'uomo appeso al cappio. Lo hanno liberato e lo hanno adagiato per terra, praticandogli le manovre di rianimazione. L'uomo, che era privo di sensi, ha ripreso conoscenza poco prima dell'arrivo di un'ambulanza. I soccorritori del 118 lo hanno trasferito d'urgenza all'ospedale di Iseo, dove è attualmente ricoverato: la speranza è che il salvataggio in extremis possa avergli fatto cambiare idea sui suoi intenti suicidi.