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Cassarà, il campione di scherma accusato di aver filmato una quindicenne in doccia: “È un malinteso”

“Cassarà è molto scosso. È sotto shock”, riferisce l’avvocato del campione olimpico di fioretto. Il 39enne è accusato di aver ripreso una minorenne mentre faceva la doccia dopo gli allenamenti: attesa la perizia sullo smartphone per la prova regina.
A cura di Francesca Del Boca
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Non ci sta Andrea Cassarà, il campione di scherma classe 1984 che attualmente si trova indagato dal Tribunale di Brescia con l'accusa di produzione di materiale pedopornografico per aver filmato di nascosto una quindicenne che faceva la doccia all'interno del centro sportivo San Filippo. "È un malinteso", fa sapere attraverso le parole del suo avvocato. Che riferisce: "Cassarà è molto scosso. È sotto shock".

Attesa adesso la perizia sullo smartphone dello sportivo: sarà infatti l'analisi sul suo telefonino personale a decidere il futuro dell'inchiesta condotta dal pm bresciano Ettore Tisato, e dare il via a un eventuale interrogatorio. All’analisi della copia forense del contenuto dello smartphone parteciperanno sia il consulente della Procura che quello della difesa. La Federschema, intanto, ha trasmesso la comunicazione alla Procura federale.

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Il tutto è cominciato con la denuncia di una quindicenne, allieva del centro sportivo dove il campione olimpico di fioretto svolge la professione di allenatore. La minorenne ha raccontato ai Carabinieri di essersi accorta, mentre faceva la doccia dopo gli allenamenti lo scorso venerdì 20 ottobre, che qualcuno la stava spiando di nascosto. "Mi sono accorta che qualcuno mi stava fotografando, e ho visto una mano sbucare dall’alto della tenda della doccia”. Poi “un flash”. E i passi pesanti di un uomo che fugge a gambe levate.

Il responsabile, inizialmente, è ignoto. A puntare i riflettori sul fiorettista Andrea Cassarà sono le immagini delle telecamere di videosorveglianza della palestra, che all'orario indicato dalla ragazzina nella denuncia riprendono lo schermidore mentre, provenendo proprio dalla zona in cui si trovano gli spogliatoi, cammina a passo spedito. Domenica mattina, così, i Carabinieri hanno raggiunto il 39enne bresciano nella sua casa di Bergamo, dove abita con la moglie, e hanno sequestrato il cellulare alla ricerca della prova regina.

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