Caso Voghera, Adriatici potrebbe tornare libero: “Il 20 ottobre scadono i domiciliari”
"Il 20 ottobre scadono i termini degli arresti domiciliari di Massimo Adriatici: se non sarà modificato il capo di imputazione, lui uscirà dagli arresti domiciliari": a dirlo a Fanpage.it è Debora Piazza, l'avvocato difensore della famiglia di Youns, l'uomo ucciso a Voghera da un colpo d'arma da fuoco sparato dall'ex assessore comunale alla Sicurezza. "L'unico che può fare qualcosa è il pubblico ministero", continua il legale.
L'avvocato: Il pm non ci consente di vedere video dello sparo
Intanto, alcuni giorni fa, è spuntato un video ripreso dalle telecamere di videosorveglianza della chiesa di San Rocco che mostra l'ex assessore mentre insegue il 39enne. In quelle immagini però non si vede il momento dello sparo. Un'altra telecamera lo ha ripreso e al momento quel video è nelle mani del pubblico ministero: "Il pm ci ha detto che la stampa potrebbe venirne in possesso e quindi non ce l'ha fatto vedere. Una motivazione assurda. Prima – continua Piazza a Fanpage.it – diceva che la telecamera era sporca di pece poi annacquata e adesso questa motivazione. Anche il loro consulente informatico ha visto quel video, noi siamo gli unici a non averlo visto. Per questo motivo abbiamo fatto opposizione e l'11 ottobre ci sarà l'udienza".
La relazione dei Ris di Parma
A fine mese è stata depositata la relazione dei Ris di Parma relativamente che hanno lavorato sulla perizia balistica. Dopo sopralluoghi e ulteriori test, i tecnici hanno scritto "un documento molto articolato. Il punto è che comunque quei proiettili – spiega ancora il legale – sono espansivi. Poi non si sono spansi e va bene, ma non lo hanno fatto perché non hanno toccato l'osso, ma gli organi o ancora perché la canna della pistola era lunga. Ci sono mille varianti, ma quei proiettili sono di tipo espansivo". I proiettili a cui si riferisce l'avvocato sono conosciuti come hollow point o dum dum. Provocano maggiori ferite, rispetto a quelli normali, al momento dell'impatto con un corpo. In Italia sono proibiti dal 1992 e dal 2008 sono equiparati alla stregua di quelli da guerra.