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Caso Chiara Ferragni

Caso pandoro, la Guardia di Finanza acquisirà i contratti tra Chiara Ferragni e Balocco

La Guardia di Finanza acquisirà i contratti tra Chiara Ferragni e Balocco relativi al pandoro Pink Christmas. Le due società, già sanzionate da Antitrust, sono al centro di un’inchiesta della Procura di Milano al momento senza ipotesi di reato né indagati.
A cura di Enrico Spaccini
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I contratti tra le società di Chiara Ferragni e Balocco saranno acquisiti dalla Guardia di Finanza per l'indagine della Procura di Milano sul caso del pandoro Pink Christmas. Questi documenti si andranno ad aggiungere a quelli relativi al procedimento che ha portato l'Antitrust a sanzionare l'imprenditrice cremonese e l'azienda dolciaria piemontese con multa da un milione di euro per la prima e da 420mila euro per la seconda. Dopo lo studio delle carte, con ogni probabilità verrà convocata in Procura la stessa Ferragni.

Saranno acquisiti anche i documenti relativi alla pubblicità del pandoro

L'inchiesta relativa alla sponsorizzazione e alla vendita del pandoro Balocco griffato Chiara Ferragni è al momento senza titolo di reato e senza indagini. Una delle ipotesi è di frode in commercio. Stando a quanto affermato dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, l'influencer avrebbe "fatto intendere ai consumatori che acquistando il pandoro avrebbero contribuito a una donazione all'ospedale Regina Margherita di Torino".

In realtà, Balocco aveva già fatto la donazione, pari a 50mila euro, e per questa operazione commerciale le società "riconducibili a Chiara Ferragni hanno incassato oltre un milione di euro". Per questo motivo, su delega del procuratore aggiunto Eugenio Fusco, il nucleo di polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza acquisirà nei prossimi giorni anche la documentazione contrattuale relativa alla pubblicità del dolce natalizio, senza però alcun ordine di esibizione. Probabilmente le carte saranno consegnate dai legali dello studio Bana che assistono l'imprenditrice e che ieri mattina, giovedì 21 dicembre, si sono presentati in Procura.

Il fascicolo aperto dalla Procura di Cuneo

I finanzieri, inoltre, si recheranno negli uffici  dell'Antitrust per l'acquisizione dell'incartamento del procedimento che si è concluso con la maxi multa a Ferragni e Balocco per pratica commerciale scorretta. Intanto, come riportato dal quotidiano Secolo XIX, la vicenda del pandoro sarebbe al vaglio anche della Procura di Cuneo.

Anche in questo caso si tratta di un fascicolo senza ipotesi di reato né indagati, ma di un passaggio propedeutico allo svolgimento dei primi accertamenti. L'azienda Balocco, infatti, ha sede a Fossano, territorio piemontese che ricade nella competenza di Cuneo.

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