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Caso Morgan, l’avvocata di Schiatti: “Le conseguenze finora le ha pagate tutte Angelica”

Angelica Schiatti nel 2020 aveva denunciato per stalking l’ex compagno Morgan e ieri, martedì 8 aprile, si è ritirata dal programma di giustizia riparativa: “L’ennesima delusione di un sistema che ha sempre tutelato più l’imputato della vittima”.
A cura di Giulia Ghirardi
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"Ieri non ha parlato la ragione, ma l'amarezza e la delusione. Ha parlato il sentirsi vittima, non solo del proprio offender, ma anche di una giustizia che non risponde celermente". A parlare è l'avvocata Maria Nirta, legale di Angelica Schiatti che nel 2020 aveva denunciato per stalking l'ex compagno Marco Castoldi, in arte Morgan e che ieri, martedì 8 aprile, si è ritirata dal programma di giustizia riparativa chiesto lo scorso 13 settembre dal cantautore al giudice del Tribunale di Lecco. "Quante volte mi ha chiesto: ‘Perché non si va avanti con il processo?'".

Ma facciamo un passo indietro. Che cosa si intende per giustizia riparativa? È una forma di risoluzione del conflitto, complementare al processo, basata sul contatto diretto tra le parti con l’aiuto di un mediatore imparziale. Un percorso che, nell'ordinamento italiano, non costituisce un metodo alternativo a quello della giustizia ordinaria. Ipotesi che era stata anche fortemente contestata dall'avvocata Maria Nirta che rappresenta oggi Schiatti. "Non intendiamo assolutamente pensare a una soluzione che non sia una sentenza che speriamo sia di condanna", aveva dichiarato in merito. Nonostante questo, l'artista avrebbe comunque partecipato a due incontri al Centro di giustizia riparativa, prima di decidere di interrompere il percorso "perché non voleva erigere un muro a priori, ora però non ci sono più i margini per proseguire".

Questo perché – di fatto – il processo è fermo da settembre. "Da allora lo strumento della giustizia riparativa viene adoperato per rinviare un processo che dura da 4 anni", ha spiegato a Fanpage.it l'avvocata Nirta. "Eppure per legge non dovrebbe esserci una stasi del processo quando l'imputato chiede l'accesso alla giustizia riparativa. La legge dice di proseguire in via complementare". Da qui lo sfogo di Angelica Schiatti che ha dichiarato: "In questi lunghissimi anni non è stato fatto niente a mia tutela, l’ennesima delusione di un sistema che ha sempre tutelato più l’imputato della vittima".

"Cos'altro dovrebbe fare Angelica? Ha denunciato, si è costituita parte civile. Tutto quello che poteva fare questa donna l'ha fatto. È là, in attesa, ha chiesto tutele, non sono state mai applicate delle misure cautelari, due volte sono state reiterate", ha spiegato ancora l'avvocata di Schiatti a Fanpage.it. "Nel frattempo, tra le varie cose che sono state fatte, il signor Castoldi ha mandato due persone provenienti dalla Sicilia per prenderla sotto casa e portargliela a destinazione. Per mera fortuna, questo non è successo perché Angelica era uscita con il fidanzato, Edoardo Derme, in arte Calcutta, 5 minuti prima, altrimenti non so come sarebbero andate le cose. I fatti ci sono e suggeriscono l'adozione di una misura cautelare eppure nulla è stato fatto".

Lo stalking è un reato sentinella e i casi drammatici che si sono verificati in questi giorni sono soltanto l'ultima dimostrazione di quanto i reati di genere abbiano raggiunto numeri spaventosi in Italia. "Ci sono troppe donne nella mia stessa situazione, con la differenza che io ho potuto in qualche modo stravolgere la mia vita per proteggermi anche grazie al lavoro che faccio. Ma c’è chi non può farlo e resta sola, senza poter cambiare ufficio o casa. Non si tratta solo di avere il coraggio di denunciare, ma anche di resistere ed esistere in attesa di tornare a vivere normalmente", ha dichiarato Schiatti, attraverso l'avvocata Maria Nirta.

"Ieri Angelica è stata malissimo. Male. Tanto male. Tutto il modo di condurre questo processo avrà delle ripercussioni enormi su di lei, la sta devastando da un punto di vista psicologico", ha concluso l'avvocata. "Fa male perché, alla fine, le conseguenze finora le ha pagate tutte Angelica".

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