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Processo Morgan per stalking

Caso Morgan, Angelica Schiatti si ritira dalla giustizia riparativa: “Tutelato più l’imputato che la vittima”

Angelica Schiatti, che nel 2020 ha denunciato l’ex Morgan per stalinkg, si è ritirata dal programma di giustizia riparativa chiesto lo scorso settembre dal cantautore al giudice. “Uno strumento per prendere tempo, così è sfinimento”
A cura di Francesca Del Boca
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Angelica Schiatti, che nel 2020 ha denunciato l'ex compagno Morgan per stalinkg, si è ritirata dal programma di giustizia riparativa chiesto lo scorso 13 settembre dal cantautore al giudice del Tribunale di Lecco. "Si sta usando la giustizia riparativa come strumento per prendere tempo prima di cominciare un processo, come se cinque anni non fossero già abbastanza e come se mi si volesse portare allo sfinimento", sono state le parole di sconforto di Angelica Schiatti. "In questi lunghissimi anni non è stato fatto niente a mia tutela, l’ennesima delusione di un sistema che ha sempre tutelato più l’imputato della vittima".

A riportarle oggi è Il Messaggero. "Ci sono troppe donne nella mia stessa situazione, con la differenza che io ho potuto in qualche modo stravolgere la mia vita per proteggermi anche grazie al lavoro che faccio. Ma c’è chi non può farlo e resta sola, senza poter cambiare ufficio o casa. Non si tratta solo di avere il coraggio di denunciare, ma anche di resistere ed esistere in attesa di tornare a vivere normalmente", sempre le dichiarazioni di Schiatti, riportate dall'avvocata Maria Nirta. Che afferma come l'artista, ora fidanzata di Calcutta, avrebbe comunque partecipato a due incontri al Centro di giustizia riparativa, prima di decidere di interrompere il percorso. "Lo ha fatto perché non voleva erigere un muro a priori, ora però non ci sono più i margini per proseguire".

Angelica Schiatti e Marco Castoldi, in arte Morgan, secondo quanto ricostruito si sarebbero conosciuti a Monza e frequentati prima nel 2014 e successivamente nel 2019. Il rapporto, durato tre mesi, si è poi chiuso per decisione di lei. Un anno dopo, nel 20202, Schiatti ha denunciato il musicista per stalking e diffamazione aggravati e ottiene l’attivazione del codice rosso, ma Morgan avrebbe continuato comunque a inviarle messaggi, a contattare amici e parenti di lei e minacciare di diffondere suoi video erotici, mentre in un caso addirittura avrebbe fatto pedinare da due persone (di cui un pregiudicato) lei e il compagno a Bologna. A quattro anni dalla prima denuncia e a tre dal rinvio al giudizio, il processo è stato spostato da Monza a Lecco e non è mai stato emesso un divieto di avvicinamento, mentre al momento è tutto fermo: la prossima udienza è prevista infatti il 1 luglio 2025. 

"C’è un codice rosso, già nel 2020 unitamente alla denuncia Angelica Schiatti ha avanzato la necessità di misure cautelari reiterate la scorsa estate, eppure il processo non va avanti nonostante ciò che dice la legge", sempre la legale di Schiatti. "In udienza ha letto un passaggio della relazione inviata dall’organismo di mediazione: I percorsi di giustizia riparativa sono attività complementari al processo e proseguono indipendentemente dall’iter giudiziario".

"Questo è il trattamento che si riserva in Italia a chi aspetta giustizia in silenzio", aveva scritto la stessa Angelica sui suoi canali social, lo scorso 13 settembre. "Altri sei mesi nel congelatore e così arriviamo a cinque anni senza alcuna tutela. Cinque anni, due rinvii a giudizio, vita compromessa, anni di malessere, di rospi ingoiati, di fiducia mal riposta, di dignità calpestata, di paura. Però mi raccomando eh, continuate a dirci “denunciate donne”, invitandoci poi a incontrare la persona che vi ha fatto male".

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