Caso Luca Nascimbene, sospeso dopo un giorno da medico di base: la stretta di Regione Lombardia sulle assegnazioni
È arrivato anche in Regione Lombardia il caso di Luca Nascimbene, 26enne sospeso dai Nas lo scorso 2 gennaio dopo un giorno da medico di base a Vizzolo Predabissi (Lodi) per mancanza del titoli di studio. "Mi sono laureato all'estero, in Irlanda. Il sistema mi aveva chiesto solo un'autocertificazione", si era giustificato lui, che non risulta nemmeno iscritto all'Ordine dei medici e che ora si trova indagato per esercizio abusivo della professione.
E così, dopo l'interrogazione del capogruppo del M5s in Lombardia Nicola Di Marco, presentata ieri in Consiglio regionale, il caso è arrivato all'attenzione dell'assessore lombardo al Welfare Guido Bertolaso. Che ha annunciato provvedimenti immediati e regole più stringenti per gli aspiranti camici bianchi. "Da gennaio ci saranno procedure diverse", sono state infatti le sue parole in aula. "Ora le Asst devono fare i controlli, e l’Agenzia per il controllo del sistema sociosanitario starà sul pezzo per verificare che tutto venga fatto”.
"Il sistema dell’autocertificazione funzionava male”, ha ammesso ancora Bertolaso. “Dopo che questa persona ha fatto l’autocertificazione, l’Asst stava iniziando a fare le verifiche e a richiedere i certificati: questo signore non ha fatto il medico per un solo giorno, ma solo per un’ora. Anche se all’inizio questa procedura è sfuggita ai controlli, l’importante è che non abbia fatto danni”.
"Pretendiamo maggiore attenzione nei confronti della sanità pubblica", aveva scritto il pentastellato Di Marco in una nota, discussa successivamente in Consiglio. "È successo a Vizzolo Predabissi dove, un presunto dottore avrebbe esercitato la professione prescrivendo farmaci e terapie ai pazienti, fino all’intervento dei Nas. È sconcertante come sia stata sufficiente una banale autocertificazione per far sì che l’Asst di Melegnano Martesana procedesse alla regolare assegnazione del ruolo secondo normativa".