Caso Leonardo La Russa, fissato il test sui capelli della ragazza per cercare tracce di droga dello stupro
È stato fissato per il prossimo giovedì 22 febbraio il conferimento dell'incarico da parte della Procura di Milano ai suoi consulenti per esaminare frammenti di capelli della 22enne che, con la sua denuncia, ha fatto scattare l'inchiesta per violenza sessuale a carico di Leonardo Apache La Russa, figlio della seconda carica dello Stato, e dell'amico dj Tommaso Gilardoni.
Secondo l'ultima perizia depositata dal legale della 22enne Stefano Benvenuto alla giovane sarebbe stata infatti somministrata droga dello stupro in un periodo compatibile con quello della presunta violenza, avvenuta la notte del 18 maggio scorso in casa La Russa dopo una serata alla discoteca Apophis. "Una mossa disperata dell'accusa", l'hanno intanto definita il legale della difesa Adriano Bazzoni e Vinicio Nardo. "Un atto disperato in un momento in cui le accuse si stanno rivelando inconsistenti".
Impossibile, per il momento, stabilire però con più precisione il momento preciso della somministrazione: tali analisi non sono in grado di indicare una data esatta, ma solamente una finestra temporanea di più giorni. Il risultato dell'esame tossicologico disposto dagli inquirenti di fronte ai professionisti di parte non potrà dunque stabilire con certezza se il Ghb, la cosiddetta "ecstasy liquida" inodore e insapore, sia stata ingerita dalla giovane la sera del 18 maggio o in un'altra occasione.