Caso Greta Spreafico, il giardiniere indagato: “Le avevo regalato un pugnale antico, ma me lo aveva restituito”
Emergono nuovi dettagli sul rapporto che si era creato più di due anni fa tra Greta Spreafico, la cantante scomparsa nel giugno del 2022, e Andrea Tosi. Il 58enne, che lavora come giardiniere a Porto Tolle (in provincia di Rovigo), ha raccontato in un'intervista rilasciata alla trasmissione Iceberg di Telelombardia di aver conosciuto la 53enne perché lei era interessata a un "pugnale antico" che Tosi aveva trovato in un campo. Dopo esserne rientrato in possesso, lo avrebbe regalato a un'altra persona alla quale lo avrebbe richiesto indietro perché avrebbe saputo di un presunto "corpo del reato" che sarebbe stato rinvenuto nei pressi della sua abitazione e sul quale verranno fatti accertamenti irripetibili.
Le indagini sulla scomparsa di Greta Spreafico
Spreafico, originaria di Erba (in provincia di Como), risulta scomparsa dal 4 giugno 2022 e l'ultima volta che era stata vista era a Porto Tolle. Tosi, suo amico, era stato l'ultimo a vederla ed era stato iscritto nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di sequestro di persona. Posizione che, nei mesi seguenti, era stata archiviata a novembre 2023.
A seguito di un'istanza presentata dalla famiglia Spreafico, lo scorso giugno è stato aperto un nuovo fascicolo di indagine con l'ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale, distruzione e occultamento di cadavere. Gli indagati sono di nuovo Tosi e Gabriele Lietti, ex fidanzato della scomparsa.
Alcuni giorni fa il consulente della famiglia Spreafico, Davide Barzan, aveva spiegato come a breve sarebbero iniziati accertamenti irripetibili su un probabile “corpo del reato” trovato in prossimità della casa di Tosi.
Il "pugnale antico" che Tosi aveva regalato a Spreafico
"È un regalo che avevo fatto a lei a marzo 2022″, ha raccontato il 58enne a Iceberg, "lo avevo trovato in un campo. Avevo messo un annuncio sui social e Greta mi contattò perché era interessata, ci siamo conosciuti per questo motivo perché poi è venuta qui a Porto Tolle". I due si sarebbero poi incontrati in un bar, dove la 53enne gli avrebbe spiegato di essere intenzionata a regalarlo a sua volta a un bambino. "Risposi che non era adatto perché pericoloso", ha ricordato Tosi, "due o tre giorni dopo ci ha ripensato e me lo ha riportato indietro".
Dopo quella vicenda, Tosi avrebbe regalato il pugnale a "un'altra ragazza interessata" che lo avrebbe "tenuto fino adesso". Il 58enne ha spiegato di esserselo "fatto ridare" perché aveva saputo di un "pugnale trovato vicino casa e mi sembrava strano. Martedì 22 ottobre me lo ha restituito".