Caso Gintoneria di Milano, la difesa chiede il Sert per Davide Lacerenza e cure mediche per Stefania Nobile

Liborio Cataliotti, avvocato di Stefania Nobile e Davide Lacerenza, valuterà nei prossimi giorni se procedere con la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per la figlia di Wanna Marchi. Istanza che invece non verrà fatta per il proprietario della Gintoneria. "La vera premura – fa sapere il legale – è che entrambi siano messi nelle condizioni di svolgere programmi terapeutici di diversa natura".
Per quanto riguarda Lacerenza, in particolare, l'avvocato chiede che il suo assistito sia messo nelle condizioni di poter seguire un programma di disintossicazione dalla droga: "Ho recuperato i documenti che riguardano il rapporto di Lacerenza con il Sert, cioè il servizio per tossicodipendenze – spiega Cataliotti ai microfoni di Tgcom24 – per rientrare dal suo problema di uso di sostanze stupefacenti. Percorso che aveva avviato e purtroppo aveva abbandonato. Speriamo che questa lezione gli serva quantomeno per riprenderlo".
Per Stefania Nobile, invece, come spiegato da Cataliotti a Fanpage.it, l'avvocato potrebbe chiedere la revoca degli arresti domiciliari. Un'ipotesi che dipenderebbe anche dalla necessità da parte dell'indagata di "svolgere cure cadenzate". La difesa però avrebbe avuto "informali rassicurazioni" che Nobile potrebbe proseguire il suo percorso medico anche rimanendo ai domiciliari. In quel caso l'avvocato valuterà se presentare ricorso per la misura cautelare.
Per il momento Nobile e Lacerenza restano agli arresti domiciliari, così come il terzo indagato, Davide Ariganello. Tutti e tre sarebbero coinvolti a diverso titolo, secondo i pm di Milano, in un giro di prostituzione e droga che gravitava attorno ai locali notturni della Gintoneria e della Malmaison, gestiti da Lacerenza insieme alla "socia occulta" Nobile e con l'aiuto del suo braccio destro Ariganello. Sentiti oggi in Procura per gli interrogatori di garanzia, i tre indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.