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Alberto Genovese arrestato per stupro

Caso Genovese, l’imprenditore indagato anche per intestazione fittizia di beni

Oltre alle accuse di stupro, spaccio e sequestro di persone, Alberto Genovese – arrestato a novembre con l’accusa di aver abusato di una ragazza di 18 anni durante una festa a Milano – è indagato anche per il reato di intestazione fittizia di beni. La guardia di finanza sta inoltre svolgendo degli accertamenti per i reati di frode fiscale e riciclaggio.
A cura di Ilaria Quattrone
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Non solo stupro, sequestro di persona e spaccio: l'imprenditore Alberto Genovese è indagato anche per intestazione fittizia di beni. Genovese è stato arrestato a novembre con l'accusa di aver abusato di una ragazza di 18 anni durante una festa nel suo appartamento di Milano. Adesso però potrebbe anche rispondere di alcuni reati economici: la Procura del capoluogo meneghino infatti indaga sui legami tra Genovese e alcune società che sarebbero "schermate" all'estero.

Le indagini sui presunti reati di frode fiscale e riciclaggio

L'imprenditore infatti, noto per aver fondato alcune start-up di successo, risulta essere socio di molte aziende, di altre invece solo amministratore o consigliere e di altre ancora solo finanziatore. Il nucleo di polizia economico finanziaria ipotizza però che Genovese possa aver scelto volontariamente di non comparire come proprietario e di aver intestato alcune quote di controllo a dei suoi collaboratori. La guardia di finanza al momento indaga sui presunti reati di frode fiscale e riciclaggio.

Le accuse di stupro

Intanto proseguono le indagini della Procura sulle accuse di stupro. Al momento sono sei le presunte vittime dell'imprenditore. Oltre alle 18enne, abusata a Milano il 10 ottobre, ci sarebbero altre cinque ragazze violentate durante dei festini organizzati a Ibiza e Grecia. Dalle testimonianze delle ragazze emergono molti punti in comune. Tra questi anche il timore di denunciare perché ritenevano Genovese un "uomo potente". Sembrerebbe inoltre che nessuna di loro fosse a conoscenza della presenza di telecamere a circuito chiuso nell'appartamento: proprio quelle immagini sono ancora al vaglio delle forze dell'ordine.

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