Caso Genovese, l’avvocato dell’ex fidanzata: “Il caso di Ibiza è diverso, non ci sono riscontri”
"A differenza di quanto successo a Milano, nel caso di Ibiza non c'è una certificazione medica, non ci sono immagini delle telecamere né buttafuori né telefonini lasciati fuori dalla stanza. La dinamica è completamente diversa e adesso si stanno cercando dei riscontri su quanto realmente accaduto": a dirlo a Fanpage.it è l'avvocato Gianmaria Palminteri difensore dell'ex fidanzata di Alberto Genovese, l'imprenditore di alcune start up di successo in carcere dal 6 novembre scorso con l'accusa di aver stuprato durante un festino a Milano una 18enne. La ragazza è indagata per concorso in violenza sessuale dopo la denuncia di una 23enne che ha affermato di essere stata abusata durante un festino a Ibiza.
L'interrogatorio durato diverse ore
L'interrogatorio, che si è svolto nel pomeriggio di ieri 21 dicembre nelle stanze della Procura di Milano, è durato alcune ore: "Si è svolto in un clima costruttivo e alla presenza del pubblico ministero Rosaria Stagnaro. La mia assistita non si è sottratta a nessuna delle domande che le è stata posta". L'avvocato ha poi raccontato che la ragazza, la quale non avrebbe partecipato al festino del 10 ottobre dove è stata violentata la 18enne, è ancora molto provata: "La mia assistita, a differenza di tutti gli altri, ha scelto di non aver nessun ruolo mediatico nella questione. Questa decisione è dovuta soprattutto al rispetto che si deve dare nei confronti delle vittime vere. Non si sottrae al confronto quando questo avviene nelle sedi opportune e non nei salotti televisivi".
Il festino a Ibiza
L'indagine nei confronti dell'ex fidanzata è stata aperta dopo che una ragazza di 23 anni aveva spiegato agli inquirenti che la scorsa estate, durante un festino a Ibiza, Genovese e la donna avrebbero abusato di lei. Oltre lei, un'altra giovane – che ha partecipato al party del 10 ottobre – ha raccontato di aver sentito delle voci in cui si diceva che i due drogavano le ragazze per poi stuprarle. Le parole della 23enne e gli elementi raccolti durante le testimonianze sono al momento al vaglio degli investigatori.