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Alberto Genovese arrestato per stupro

Caso Genovese, inquirenti al lavoro su nuovi video: potrebbero esserci altre violenze sessuali

Gli inquirenti stanno analizzando altri video registrati dalle telecamere di videosorveglianza interna dell’attico Terrazza Sentimento di Alberto Genovese per capire se vi siano state consumate altre violenze sessuali. In alcune immagini si noterebbero scene di sesso al limite, ma gli investigatori vogliono fugare ogni dubbio cercando di capire se le donne in questione fossero consenzienti o meno.
A cura di Filippo M. Capra
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Man mano che passano i giorni emergono sempre più dettagli legati alla vicenda di Alberto Genovese e la sua Terrazza Sentimento, dove avrebbe violentato sessualmente una ragazza di 18 anni che l'ha successivamente denunciato. Gli inquirenti, ascoltate le parti in causa sinora identificate come teste importanti, stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza interne dell'attico in piazza di Santa Maria Beltrade, in pieno centro a Milano.

Inquirenti al lavoro su altri video: Nuove accuse accuse di violenza sessuale in arrivo?

Secondo quanto trapelato, ci sarebbero diversi video in cui le immagini riporterebbero ad atteggiamenti sessuali al limite. Ciò, però, non si traduce automaticamente in violenza sessuale, perché è necessario capire se, in questi casi, le partner di turno fossero consenzienti. Tale dubbio, però, non sarebbe nutrito per quanto successo nella notte tra il 10 e l'11 ottobre ai danni della ragazza appena maggiorenne. A dar manforte alle tesi degli investigatori ci sarebbe poi la smani di Genovese di rimuovere quanto prima le immagini registrate perché, avrebbe detto, "stavolta ho esagerato". Molte delle ragazze che hanno preso parte alla festa di quella sera d'ottobre hanno riferito alla polizia che l'imprenditore diverse volte si sarebbe recato al piano superiore con una donna, senza saper specificare se per consumare atti sessuali o solo droga.

Il bodyguard in tv: Non ho sentito urla, musica troppo alta

Proprio la droga ora è al centro delle mire degli inquirenti che vogliono risalire al fornitore. Nel frattempo la vicenda diventa sempre più mediatica: da Barbara D'Urso, il bodyguard che attendeva fuori dalla camera da letto in cui Genovese avrebbe violentato la 18enne, ha dichiarato che se avesse sentito urlare sarebbe certamente entrato in stanza per capire cosa succedesse. Ma la musica, ha detto, era troppo alta.

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