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Caso “Film commission”, dai commercialisti della Lega 300mila euro per riavere villette sequestrate

I due commercialisti della Lega Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, già ai domiciliari per l’inchiesta sulla Lombardia film Commission (Lfc) con la presunta compravendita a prezzo gonfiato di un immobile a Cormano, hanno offerto 300mila euro come cauzione alla stessa Lfc per veder dissequestrate due ville sul Lago di Garda. Secondo l’accusa, le ville sarebbero state comprate proprio con parte degli 800mila euro incassati grazie all’operazione.
A cura di Giorgia Venturini
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Vale 300mila euro l'offerta di cauzione presentata a Lombardia film commission (Lfc) dai due commercialisti vicini alla Lega Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni per vedere dissequestrate le loro due villette sul lago di Garda. Villette che, secondo l'accusa, sarebbero state acquistate con parte degli 800mila euro di soldi pubblici incassati nell'ambito della presunta compravendita a prezzo gonfiato di un immobile a Cormano. La notizia della cauzione arriva oggi giovedì 5 novembre, nell'ambito dell'udienza che si è tenuta davanti al Tribunale del Riesame: stando a quanto riporta "Il fatto quotidiano" sembra che sia già stata accettata da Lfc.

Le villette acquistate con i soldi della compravendita di un immobile a Cormano

Non è che l'ultimo atto dell'inchiesta che si concentra su quanto accaduto nel 2017 quando la Film commission acquista l'immobile di Cormano servendosi del contributo straordinario, dal valore di un milione, erogato da Regione Lombardia il 30 novembre del 2015 con la motivazione di "favorire il potenziamento della struttura patrimoniale". La scelta della Lfc, in cerca di una nuova sede, ricade sullo stesso immobile che l'Immobiliare Andromeda srl di Michele Scillieri aveva acquistato invece per 400mila euro. La Procura è ora al lavoro per cercare di capire dove è stato destinato il denaro incassato da Andromeda dalla vendita. Certo è che, stando alle carte della Procura, Scillieri e Di Rubba erano in affari: "Quando all'inizio abbiamo fatto tutti i conti nessuno ci perdeva, quindi la proprietaria prendeva la sua parte io prendevo la mia e voi prendevate…qualcosa poi è andata storta", come si sente in una conversazione intercettata tra i due. 

Il Tribunale del Riesame ha confermato gli arresti ai domiciliari per i due commercialisti della Lega

All'epoca delle compravendita presidente di Film Commission era Di Rubba e il socio d'affari Andrea Manzoni, mentre Scillieri risultava tra i consulenti. Tutti vicini alla Lega: Andrea Manzoni è revisore legale del gruppo Lega – Salvini Premier al Senato, Alberto Di Rubba è direttore amministrativo del gruppo Lega – Salvini Premier presso la Camera dei Deputati, nonché entrambi titolari delle cariche di Pontida Fin Sri e Radio Padana. Il denaro, dunque, secondo gli inquirenti potrebbe essersi tramutato in fondi a disposizione del partito, un collegamento che però il leader Matteo Salvini ha sempre negato. Per gli arrestati il Tribunale del riesame lo scorso 2 ottobre ha confermato gli arresti domiciliari.

Un tentativo di acquisto del capannone già nel 2016

Intanto dalle analisi di alcuni documenti sequestrati a Scillieri, sarebbe emerso già nel 2016 un tentativo di vendita del capannone di Cormano da parte della Paloschi srl (società amministrata da Luca Sostegni, primo arrestato nella vicenda) direttamente alla Lombardia Film Commission. Su questo nuovo elemento si sta concentrando la procura di Milano, che indaga in particolare su un sopralluogo effettuato nel novembre 2016 da Di Rubba insieme all'imprenditore bergamasco Francesco Barachetti.

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