Caso Ferragni-Balocco, la Guardia di Finanza acquisirà le carte dell’Antitrust
Nella giornata di oggi, giovedì 21 dicembre, il nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano, su delega della Procura, acquisirà dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, tutti i documenti necessari per accertare irregolarità nel caso che ha visto coinvolta l'imprenditrice digitale Chiara Ferragni e l'azienda Balocco per la pubblicità del pandoro.
La decisione dell'Antitrust
Lo scorso 15 dicembre, l'Antitrust ha multato l'azienda di Ferragni al pagamento di una sanzione da un milione di euro. L'impresa dolciaria, invece, dovrà pagare 420mila euro. La decisione dell'Autorità potrà essere impugnata. Entrambe le società sono state multate proprio dall'Antitrust per pratica commerciale scorretta: "Hanno fatto intendere ai consumatori che acquistando il pandoro "griffato" Ferragni avrebbe contribuito a una donazione all'ospedale Regina Margherita di Torino".
La donazione "di 50mila euro, era stata invece già effettuata dalla sola Balocco mesi prima". Le società "riconducibili a Chiara Ferragni hanno incassato dall'iniziativa di oltre un milione di euro".
L'esposto presentato dal Codacons
L'acquisizione dei documenti avverrà nei prossimi giorni. Gli accertamenti riguarderanno i contenuti dell'esposto per truffa nei confronti "di una pluralità di individui". Il procuratore aggiunto Eugenio Fusco sta, infatti, indagando sull'episodio. Per il momento, sulla base di quanto ha rivelato l'agenzia di stampa Ansa, non ci sarebbero indagati e non ci sarebbe titolo di reato. L'inchiesta è stata aperta dopo che le associazioni Codacons e Assourt hanno presentato un esporto per truffa aggravata.