Caso Eitan: il tribunale del riesame di Milano conferma l’ordinanza d’arresto del nonno materno
Il Tribunale del Riesame di Milano ha respinto il ricorso della difesa di Shmuel Peleg, il nonno di Eitan, il bimbo unico sopravvissuto della tragedia del Mottarone, contro l'ordinanza, emessa dal giudice per le indagini preliminari di Pavia, nei confronti del 58enne, accusato del sequestro del nipote, portato a Tel Aviv l'11 settembre scorso. L'ordinanza aveva dato origine a un mandato d'arresto internazionale.
La Corte Suprema di Israele aveva sospeso la sentenza di rimpatrio
Solo qualche giorno fa la Suprema Corte di Israele aveva sospeso l'esecutività della sentenza del tribunale di Tel Aviv che aveva stabilito che Eitan dovesse tornare a Pavia insieme alla zia paterna, nonché sua tutrice, Aya Biran. La decisione della Suprema Corte era arrivata dopo il ricorso del nonno del piccolo alla sentenza del tribunale. I legali di Peleg, ex militare ora in pensione, si erano detti fiduciosi che "la Corte affronti questo caso senza precedenti e che disponga" la permanenza di Eitan in Israele. Secondo gli avvocati della famiglia materna, questo sarebbe sempre stato il desiderio dei suoi genitori, morti tragicamente nella tragedia del Mottarone.
Il nonno materno: Sento di aver deluso Eitan ma ho fatto tutto alla luce del sole
Intervistato in esclusiva il 17 novembre da Non è l'arena, in onda su La7, il nonno di Eitan, Schmuel Peleg, aveva parlato della condizione attuale tra lui, il piccolo e la famiglia paterna: "Eitan non sta con me. Posso incontrarlo qualche ora a settimana e in questi momenti sento che l'ho deluso" perché "era felice il primo mese con tutta la famiglia qui in Israele". Peleg aveva poi aggiunto: "Ho preso Eitan l'11 settembre dopo che mi sono consultato con i miei avvocati e ho ottenuto il consiglio legale. Ho scoperto che non c'è nessuna cosa contraria alla legge. Tutto quello che ho fatto è alla luce del sole".