Caso Eitan, continua a Milano la battaglia sull’affidamento: i giudici decideranno nei prossimi giorni
Arriverà tra pochi giorni la decisione dei giudici del Tribunale per i minorenni che dallo scorso 22 ottobre, giorno della prima udienza, si stanno occupando dell'affidamento del piccolo Eitan, l'unico sopravvissuto alla strage del Mottarone. Nel pomeriggio di ieri giovedì 9 dicembre si è tenuta l'ultima udienza: i legali delle due famiglie hanno espresso le loro opinioni al termine delle quali i giudici Maria Stella Cogliandolo e Paola Ortolan si sono riservati di decidere. Tra pochi giorni informeranno gli avvocati.
I procedimenti ancora aperti in Italia
Il procedimento era iniziato a fine ottobre quando il ramo materno della famiglia aveva presentato richiesta al Tribunale per l'adozione del minore: per i parenti israeliani l'affidamento è stato deciso in modo frettoloso dal Tribunale di Torino dopo la tragedia. Continua infatti in Italia la battaglia tra i due rami della famiglia per l'affidamento del piccolo. La seconda decisione potrebbe arrivare a distanza di pochi giorni da quella israeliana: lo scorso 29 novembre la Corte Suprema non ha accettato il ricorso del nonno di Eitan che si era opposto alla prima decisione del giudice sul ritorno in Italia del piccolo, avvenuto poi lo scorso 3 dicembre. Per i giudici il nonno ha violato la Convenzione dell'Aja, un accordo internazionale firmato anche sia da Italia che Israele che condanna in caso di rapimento di minori. Lo scorso 11 settembre all'insaputa della zia paterna, unica tutrice legale riconosciuta dal Tribunale, il nonno materno aveva rapito il piccolo dalla sua casa di Pavia e lo ha portato in Israele. La Corte Suprema ha ribadito "tolleranza zero verso i rapimenti ed evidenzia la necessita' di una restituzione immediata". Ora in Italia continua il provvedimento civile sull'affidamento così come le indagini preliminari che vedono accusato il nonno di rapimento di minori.