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Caso Diasorin, finanza a casa di Attilio Fontana: copiati i dati dal telefono del governatore

La guardia di finanza di Pavia ha effettuato oggi la copia forense del cellulare del governatore lombardo Attilio Fontana, nell’ambito dell’indagine sull’accordo siglato tra Diasorin e ospedale San Matteo per lo sviluppo dei test sierologici durante l’emergenza Covid. Una vicenda che vede indagati i vertici dell’azienda farmaceutica e dell’Ircss – ma non il presidente della Regione Lombardia – portata alla luce anche da Fanpage.it nel documentario “Italia lockdown Fase 2”.
A cura di Simone Gorla
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La guardia di finanza di Pavia si è presentata oggi a casa del presidente della Lombardia, Attilio Fontana, e ha effettuato la copia forense del cellulare del governatore. Il blitz, scattato in mattinata, è stato disposto dalla Procura pavese che indaga sull’accordo siglato tra Diasorin e l’ospedale San Matteo per lo sviluppo dei test sierologici durante la fase più critica dell’emergenza Covid.

Caso Diasorin, blitz della guardia di finanza per copia forense dei dati del suo telefono

Della vicenda, che vede indagati i vertici dell'azienda farmaceutica e dell'Ircss – ma non il presidente della Regione Lombardia – si era occupata anche Fanpage.it nel documentario "Italia lockdown Fase 2". Intervistando il presidente dell'Irccs San Matteo, Alessandro Venturi, che figura tra gli indagati, aveva sollevato la questione, ottenendo però una risposta piccata: "L'Ircss non doveva avvisare nessuno, siamo un ente autonomo". Le accuse contestate a vario titolo sono peculato e turbata libertà nella scelta del contraente.

Il governatore lombardo non è indagato

Le fiamme gialle hanno effettuato copia forense anche del cellulare di Giulia Martinelli, segretaria di Fontana ed ex compagna di Matteo Salvini. Fontana e Martinelli non risultano indagati. Protesta il legale del governatore lombardo: "Il presidente Fontana non è indagato, ha subito una perquisizione presso terzi. Non gli è stato sequestrato nulla, è stata effettuata copia del contenuto del cellulare", ha spiegato l'avvocato Iacopo Pensa. "È grave – ha aggiunto – che la perquisizione sia avvenuta con modalità non pertinenti alle finalità dell'operazione, con un decreto non circostanziato ma applicabile a chiunque e con evidenti criticità di carattere costituzionale, vista la ovvia presenza di conversazioni di carattere istituzionale nel cellulare del presidente Fontana".

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