Caso camici, la Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Attilio Fontana
La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di Attilio Fontana, il presidente di Regione Lombardia, che è accusato di frode in pubbliche forniture relativamente all'affidamento da parte di Regione di una fornitura di circa mezzo milione di euro di 75mila camici e altri dispositivi di protezione individuale, avvenuta nell'aprile 2020, alla società detenuta al 90 per cento dal cognato Andrea Dini.
La difesa di Fontana
L'inchiesta, coordinata dai pubblici ministeri Carlo Scalas e Paolo Filippini, è stata chiusa lo scorso luglio: "Sono molto amareggiato – aveva detto il Governatore dopo la chiusura delle indagini – per le questioni di carattere morale e politico che emergono da questa vicenda e che rappresentano esattamente il contrario della verità". Fontana aveva inoltre precisato di aver agito solo al fine di evitare che la Regione subisse danni "e per questo ho voluto ripristinare la prassi della donazione". Ha poi ammesso di aver favorito la donazione "ma in modo virtuoso, non perché fosse preordinato".
Chi sono gli altri accusati
Oltre a Fontana, sono accusati anche il cognato Dini, l'ex direttore generale di Aria, Filippo Bongiovanni, una dirigente della stessa società e il vicesegretario generale del Pirellone, Pier Attilio Superti. Dalle indagini degli inquirenti era poi emerso che la fornitura del materiale era stata tramutata in una donazione dopo che la trasmissione "Report" in onda su Rai Tre aveva sollevato il conflitto di interessi del governatore proprio su questa vicenda. Fontana allora avrebbe deciso di risarcire l'indagato con un bonifico da 250mila euro arrivato da un conto svizzero. Conto che Fontana ha sempre sostenuto essere frutto dell'eredità dei genitori. La donazione ha però portato a nuove indagini nei confronti del Governatore per autoriciclaggio e false dichiarazioni nella "voluntary disclosure".
L'avvocato a Fanpage.it: Nulla di sorprendente, ce lo aspettavamo
Sentito da Fanpage.it, l'avvocato Jacopo Pansa ha precisato che la richiesta della Procura "è normale, fisiologica. Era quello che ci aspettavamo da un momento all'altro. Non avendo archiviato, è una cosa automatica, non c'è nulla di sorprendente". Il legale ha poi aggiunto: "C'è una cosa nuova però che arricchisce la casistica generale delle forniture e cioè che una donazione diventa reato".
De Rosa (M5s): Questa è la Giunta degli scandali
A commentare la notizia del rinvio a giudizio del Presidente Fontana è anche il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia Massimo De Rosa: "Questa è la Giunta degli scandali e delle gaffe e così sarà archiviata dai lombardi. La notizia della richiesta di processo, che permetterà alla giustizia di far chiarezza in merito all’accusa di frode in pubbliche forniture, non sposta di una virgola il giudizio sul loro malgoverno".
Pd Lombardia: Brutta pagina per la storia recente della nostra Regione
"Si tratta di una brutta pagina per la storia recente della nostra Regione che non possiamo dimenticare e che i lombardi sicuramente non dimenticheranno": a dirlo sono il segretario regionale del partito Democratico della Lombardia, Vinicio Peluffo, e il capogruppo in Regione Fabio Pizzul. Il Pd pur non volendo entrare nella vicenda giudiziaria afferma che questi sviluppi giudiziari ricordano come "Regione Lombardia non abbia gestito in maniera adeguata le prime ondate del Covid, dimostrando grande inadeguatezza dal punto di vista organizzativo se non, addirittura, come ipotizza la magistratura, comportamenti al di fuori della legalità".