Caso Alberto Genovese, l’imprenditore accusato di stupro ha chiesto il processo con rito abbreviato
Alberto Genovese, tramite i suoi avvocati, ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato: è quanto emerso dall'udienza che si è tenuta oggi, martedì 5 aprile, a Milano. L'imprenditore è stato arrestato a novembre 2020 con l'accusa di aver violentato una ragazza che – all'epoca dei fatti – aveva solo 18 anni. Successivamente, mentre si trovava nel carcere di San Vittore, aveva ricevuto una seconda ordinanza di custodia cautelare relativa alle accuse di stupro nei confronti di una ragazza che ai tempi aveva 23 anni. L'ex mago delle start up si trova attualmente in una comunità terapeutica dove sta scontando gli arresti domiciliari e si sta disintossicando dalla cocaina.
Le accuse di violenza nei confronti della 18enne
Genovese è accusato di aver violentato la 18enne durante un festino organizzato nel suo attico – conosciuto con il nome di Terrazza Sentimento – a ottobre 2020. La ragazza era riuscita a scappare e si era rivolta alle forze dell'ordine: secondo le ricostruzioni degli inquirenti, sarebbe stata drogata e violentata. Per questa vicenda, l'avvocato difensore della giovane – secondo cui la vittima avrebbe riportato un 40 per cento di invalidità dalle violenze subite – aveva presentato una richiesta di risarcimento. Nell'ultima udienza era però emerso che non era stato trovato alcun accordo tra le parti. Una circostanza confermata anche oggi: nessun risarcimento è stato raggiunto in via extragiudiziale con le due presunte vittime, che restano come parti civili.
Accusato anche di aver violentato una 23enne
L'altra vicenda per la quale è accusato Genovese è la violenza nei confronti di un'altra ragazza di 23 anni: la modella invece sarebbe stata violentata durante un altro festino che si sarebbe tenuto in una villa a Ibiza. In questa vicenda è indagata anche l'ex fidanzata di Genovese: anche lei ha chiesto di essere processata in abbreviato. In entrambi i festini ci sarebbero stati fiumi di alcol e soprattutto di droga. L'imprenditore ha sempre ammesso di aver un problema di dipendenza tanto che, dopo che per due volte era stata rigettata la sua richiesta, è stato trasferito in comunità.
La richiesta di rito abbreviato condizionata alla deposizione di consulenti
La richiesta del rito abbreviato, che comporta lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna e lo svolgimento delle udienze a porte chiuse, è comunque condizionata alla produzione di alcuni documenti e alla deposizione di un consulente medico di Genovese. I legali dell'imprenditore depositeranno queste documentazioni – relazioni sul suo stato psichico e tossicologico e anche materiali estratti da device e social – con la richiesta che vengano acquisite nel processo. Gli avvocati delle due ragazze avranno poi tempo fino al primo giugno per presentare le loro osservazioni su questi documenti. Genovese era presente stamattina in tribunale a Milano: all'uscita non ha rilasciato dichiarazioni.