Caso Alberto Genovese, la difesa dell’ex fidanzata: “È stata anche lei una vittima”
Anche Sarah Borruso, l'ex fidanzata di Alberto Genovese, è indagata all'interno del processo che vede l'ex imprenditore del web accusato di violenza sessuale nei confronti di due ragazze: una minorenne, che secondo l'accusa è stata sequestrata e seviziata per giorni dopo una festa nell'attico milanese di Genovese, e una ventitreenne violentata durante una vacanza a Ibiza. Per questo secondo reato, è coinvolta anche la compagna del tempo. "Deve essere considerata una vittima", dice a gran voce la difesa della ragazza, davanti al gup Chiara Valori. Per lei, la Procura ha chiesto una condanna a 2 anni e 8 mesi.
"Stremata da quel tipo di vita"
La ragazza, oggi 27enne, ha già preso le distanze dall'ex fidanzato e dallo stile di vita che conduceva insieme a lui e alla sua cerchia ristretta. "Noi tutti partecipanti alle feste abbiamo fatto e detto cose che oggi non mi appartengono più". Colpa dell'uso massiccio e prolungato di droghe, che durante vacanze e feste non mancavano mai. "Le richieste sessuali più spinte, tra cui i rapporti a tre, sono arrivate con l'uso graduale delle sostanze, con i giorni che passavamo a farne uso senza dormire né mangiare. Ero stremata da quel tipo di vita".
"Volevo solo compiacerlo"
Intanto, Sarah Borruso si è difesa dalle accuse di aver partecipato alle violenze nei confronti della 23enne in Spagna. "Ero innamorata di lui: quando ho accettato il sesso di gruppo volevo solo compiacerlo", ha detto al suo avvocato. Era insomma, a suo dire, prigioniera di un sentimento malato. "Volevo cambiarlo. Speravo in un futuro con lui, volevo farlo uscire dalla droga".